SIRACUSA, 1 SETTEMBRE 2013 – Continua la fuga di siriani dal proprio paese verso le rotte europee, e in particolare verso l’Italia. Questa mattina, 180 migranti, tra cui 43 donne e 52 bambini, sono sbarcati al Porto Grande di Siracusa.
Il barcone con cui i migranti hanno viaggiato è stato trainato al porto da un’unità navale della Guardia Costiera, dopo essere stati individuati nella notte. Gli stranieri saranno identificati ed accompagnati presso le strutture di accoglienza.
Tra i migranti che sono sbarcati, cinque egiziani sono stati fermati dagli investigatori del Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina della procura di Siracusa con l’accusa di essere gli ”scafisti”. A loro carico una serie di indicazioni giudicate circostanziate ed univoche che avrebbero fornito numerosi ”passeggeri” del barcone. Per i cinque è scattato subito il trasferimento nel carcere siracusano di contrada Cavadonna. Due dei cinque egiziani fermati oggi erano già stati rimpatriati dopo essere giunti uno a Sciacca, nell’Agrigentino, nel 2011 e l’altro a Pozzallo, nel Ragusano, lo scorso anno.
Gli investigatori hanno accertato che il gruppo era partito il 24 agosto scorso da un luogo non distante da Alessandria di Egitto a bordo del barcone di circa 18 metri sul quale sono stati poi intercettai la scorsa notte. Dopo circa 7 ore di navigazione il barcone è stato raggiunto dalla nave-madre – nella fattispecie un peschereccio d’altura in metallo di colore blu di circa 30 metri di lunghezza – sulla quale hanno preso posto tutti i migranti mentre il barcone è stato agganciato a traino.
A circa cento miglia dalle coste siracusane il nuovo trasbordo dalla nave-madre al barcone sul quale poi sono stati intercettati dalle motovedette della Guardia di finanza che assieme a quelle della Guardia costiera che li hanno scortati sino al porto di Siracusa. Il barcone è stato posto sotto sequestro e si trova ormeggiato alla banchina antistante la caserma della Guardia costiera.
“Ciò a cui stiamo assistendo – spiegano alcune volontarie della Croce Rossa che sul molo del porto assieme alla protezione civile comunale si fanno carico della primissima assistenza – ha sempre di più le sembianze di un esodo. Adesso sono interi nuclei familiari che si spostano. Lo dimostrano i tanti anziani giunti oggi, tra i quali anche una donna che per camminare ha bisogno di sorreggersi con un deambulatore”.
Complessivamente i migranti sono apparsi in buone condizioni anche se per un paio è stato necessario il ricovero al pronto soccorso come nel caso di un diabetico e di qualche altra persona con sintomi di disidratazione o comunque legati alla lunga permanenza in mare.
(Foto d’archivio)