CORLEONE (PA), 29 AGOSTO 2013 – Vestito con saio e monaco chiedeva ai fedeli soldi per ristrutturare la chiesa di contrada Borgo Schirò a Corleone, in provincia di Palermo. La Procura della Repubblica ha emesso un avviso di garanzia nei confronti di un finto frate, accusandolo di truffa aggravata e sostituzione di persona.
L’indagine è stata avviata dalla Polizia quando, nel mese di settembre dello scorso anno, un uomo, M. D., di 30 anni, di origini pugliesi, si aggirava per Corleone presentandosi come “frà Giovanni”. Il finto frate raccontava di trovarsi a Corleone autorizzato dalla alte autorità ecclesiastiche per raccogliere i fondi per ristrutturare la chiesa diroccata. L’uomo chiedeva soldi ai fedeli durante le cerimonie religiose e andando in giro per il paese, raccogliendo soldi presso gli esercizi commerciali e le abitazioni private.
La notizia insospettiva gli agenti, in quanto le condizioni della chiesa di Borgo Schirò sono tali da non permettere una ristrutturazione attraverso una semplice raccolta di fondi. Le indagini hanno permesso ai poliziotti di scoprire le reali generalità dell’uomo e di confermare il fatto che non facesse parte di alcun ordine religioso e che già in precedenza fosse stato segnalato come millantatore.
Anche i religiosi del posto, ai quali il finto frate si era rivolto per avere vitto e alloggio, si sono insospettiti dell’iniziativa dell’uomo e del suo comportamento non consono a un religioso, e hanno chiesto notizie agli enti ecclesiastici, scoprendo che non aveva alcuna autorizzazione per ristrutturare la chiesa di Borgo Schirò.
L’uomo aveva pianificato la sua truffa facendola precedere da comunicati su giornali locali e siti internet.