PALERMO, 27 AGOSTO 2013 – Dalle spiagge del Mar Rosso a quelle di Lampedusa. Molti turisti sono stati infatti dirottati sull’isola delle Pelagie da Sharm el Sheikh ed altre località turistiche egiziane, a causa dei problemi di sicurezza legati alla crisi politica e ai disordini scoppiati in quel Paese.
Una scelta testimoniata anche dalle presenze sull’isola, che stanno registrando un aumento del 35% rispetto all’anno scorso. ”Effettivamente – spiega Alberto Carrotta, imprenditore turistico palermitano – sono giunti a Lampedusa alcuni clienti che hanno disdettato le vacanze in Egitto. Adesso, stiamo cercando di ottenere le adesioni dai proprietari degli alberghi e delle case vacanza, per potere collocare i turisti che hanno già prenotato una vacanza in località egiziane e che vogliono essere dirottati a Lampedusa. Se riusciremo a trovare i posti letto necessari per i mesi di ottobre e novembre, faremo il miracolo di ‘allungare’ di tre mesi, la stagione turistica”.
Molti imprenditori dell’isola, hanno già aderito alla iniziativa rendendo disponibili le strutture che solitamente già agli inizi di ottobre chiudono per mancanza di clienti.
”Il nostro mare, i nostri fondali e le caratteristiche di Lampedusa, – dice Giandamiano Lombardo, presidente di federalberghi – sono del tutto simili a quelle egiziane d’altra parte, bisogna tenere presente che Lampedusa geologicamente, appartiene al continente africano. Ho dato la mia disponibilità mettendo a disposizione le mie strutture e quelle degli iscritti alla federalberghi. Questa occasione potrebbe essere quella giusta per fare capire ai turisti che qui da noi è possibile andare al mare dal mese di aprile fino a novembre”.