PALERMO, 27 AGOSTO 2013 – “Tardano ancora ad arrivare le risposte sulla vertenza degli Sportelli multifunzionali, i 1800 lavoratori rischiano il posto di lavoro, sul futuro di tutte le filiere della Formazione e sull’emergenza salariale, per questo motivo proclamiamo lo stato di agitazione dei lavoratori degli Sportelli”.
Giovanni Migliore, segretario regionale Cisl Scuola, responsabile della Formazione, annuncia lo stato di agitazione dei lavoratori degli Sportelli multifunzionali, indetto da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola e sollecita “la convocazione di un urgentissimo incontro con il Presidente della Regione Crocetta e gli assessori al Lavoro ed alla Istruzione e Formazione”.
Il progetto degli sportelli multifunzionali, che la Regione ha finanziato con il Fondo sociale europeo, scadrà a fine settembre e i sindacati di categoria sono preoccupati per il futuro incerto della filiera, dopo l’annuncio dell’assessore al Lavoro sull’impossibilità di assicurare l’utilizzo dell’intero stanziamento pari a circa 19 milioni di euro della priorità 7 del Piano Giovani, e garantire la continuità dell’attività sino al 31 dicembre 2013. “Il Governo – dice Migliore – deve assumere immediatamente responsabilità per trovare le soluzioni atte a garantire il futuro dei lavoratori degli Sportelli”.
“Nell’accordo stipulato a giugno – aggiunge Migliore – il governo aveva assunto l’impegno di affrontare l’emergenza salariale, potenziando gli uffici competenti dei due dipartimenti e le rispettive ragionerie e consentire l’immediata erogazione dei finanziamenti agli enti gestori ed il conseguente pagamento delle retribuzioni attese dai lavoratori. Ma ad oggi, e nonostante ripetuti solleciti ed incontri, ciò non appare realizzato e l’andamento della spesa e la sua velocizzazione risultano insufficienti e inadeguati”.
Infine sull’emergenza stipendi, conclude “chiediamo urgentemente il pagamento degli stipendi, utilizzando tutte le procedure e gli atti straordinari per superare i ritardi ormai insostenibili dai lavoratori, in caso contrario metteremo in atto ulteriori forti azioni di protesta”.