PALERMO, 27 AGOSTO 2013 – Dalle mappe ai trasporti il passo è breve. L’ultima iniziativa del colosso californiano Google riguarda Uber, il servizio di trasporto privato a metà fra taxi e noleggio di auto private. Il servizio, già attivo in diversi paesi, è arrivato anche in Italia.
Il servizo Uber, creato nel 2009 da Garrett Camp e Travis Kalanick e lanciato per la prima volta negli USA nel 2010, si è impegnato a comprare 2500 vetture “driveless” (senza conducente), che Google sta testando da diverso tempo, per un investimento di 258 milioni di dollari (il più grande investimento di sempre di Mountain View che adesso può contare su un’azienda che vale oltre 3 miliardi di dollari).
Tre obiettivi per questo investimento faraonico: “Espansione su nuovi mercati; accelerazione del reclutamento di autisti e clienti; lotta contro il protezionismo e le logiche anticoncorrenziali”, scrive Corriere.it
Le prime auto-robot saranno utilizzate all’interno dei circuiti dell’azienda di BigG per trasportare gli impiegati da un ufficio all’altro. Il modello delle vetture, che è stato anche esposto all’ultimo Auto Show di Detroit, sarà il GX3200. Ma in Italia non tutti vedono di buon occhio questo nuova invenzione: se UberX (versione low-cost del servizio originale) dovesse arrivare in Italia cambierebbe tutto il sistema concorrenziale in questo ambito stravolgendo tutti gli equilibri. Ovviamente è un’iniziativa che si scontrerebbe con numerosi leggi italiane.
Il Comune di Milano ha già preso una posizione ufficiale nei confronti di Uber: “La nostra determina riconosce l’esistenza di queste app, come strumento utile a migliorare il servizio di noleggio con conducente e, al tempo stesso, ribadisce alcuni paletti”
Si tratta nello specifico – scrive Gadget Wired – di una “determina dirigenziale che, oltre a ricordare le prescrizioni nazionali e regionali vigenti, fissa le modalità e i limiti operativi per il servizio di autonoleggio da rimessa con conducente”.
Questi, alcuni dei “paletti”:
Se con Uber, Google entra nel mercato dei trasporti, in quello del traffico si sta già espandendo grazie a un’altra startup, l’israeliana Waze. L’app che mette insieme le segnalazioni sul traffico degli utenti ha appena fatto la sua entrata ufficiale su Google Maps. Per ora si tratta di un’integrazione ai servizi tradizionali delle mappe di Google: gli utenti di alcuni Paesi (Usa, ma anche Gran Bretagna, Francia, Germania e Brasile) potranno visualizzare segnalazioni dettagliate sugli incidenti, i lavori in corso e le strade chiuse in arrivo dagli iscritti all’app Waze. Il servizio però non è ancora attivo in italia, almeno per il momento.