PALERMO, 27 AGOSTO 2013 – Sono centinaia le persone che hanno partecipato questa mattina al rito buddista con cui Palermo ha salutato Salvatore Adelfio Rizzuto, storico titolare della fumetteria “Altroquando” di Palermo, scomparso un paio di giorni fa in seguito a una lunga malattia.
Davanti alla camera mortuaria dell’ospedale Civico di Palermo gli amici, i parenti e il compagno di una vita, Filippo Messina, hanno detto addio a Salvatore Rizzuto con canti, preghiere e ricordi, letti e raccontati con gli occhi lucidi e la voce rotta.
C’erano schiere di giovani adulti cresciuti a pane e fumetti. C’erano ex adolescenti usciti indenni dalla travagliata scoperta della propria omosessualità grazie al sostegno e all’esempio di Salvatore e Filippo. C’erano molti di quei palermitani che credono che andare in libreria per acquistare un libro, o un fumetto, significhi anche, e forse soprattutto, avere la possibilità di scambiare quattro autentiche chiacchiere. C’erano anche molti rappresentanti della cultura, dello spettacolo e della politica palermitana.
Centinaia di persone che si salutano, si abbracciano, si sorridono, condividono ricordi, si stringono attorno alla bara di colui il quale, nei 62 anni della propria vita, è stato un esempio per chi crede nella libertà dell’individuo e lotta ogni giorno per le pari opportunità e i diritti di tutti.
Nel video, il ricordo di uno suoi più cari e vecchi amici, Luigi Carollo, co-fondatore dell’associazione culturale per il rispetto dei diritti Lgbt, Articolo 3; e l’assessore comunale alla Partecipazione, Giusto Catania, intervenuto alla cerimonia di saluto assieme agli assessori alla Cultura, Francesco Giambrone, e alle Pari opportunità, Agnese Ciulla.