PALERMO, 26 AGOSTO 2013 – Con la morte di Salvatore Adelfio Rizzuto, 62 anni, storico titolare della fumetteria Altroquando e rappresentante del mondo Lgbt nazionale, Palermo perde una delle sue figure più amate.
Da quando, nel 1991, Rizzuto aveva aperto la fumetteria erano centinaia le persone che non perdevano occasione per andarlo a trovare e scambiare quattro chiacchiere con lui. Tenacemente, Salvatore e il suo compagno Filippo Messina avevano lottato per tenere aperto il negozio di corso Vittorio Emanuele nonostante la crisi. E con la stessa tenacia Salvatore Adelfio Rizzuto ha combattuto la malattia che alla fine se l’è portato via.
Del lungo viaggio, dalla scoperta del tumore alla morte, il titolare di Altroquando aveva raccontato nel suo blog “Sadeide”, su cui ieri la parola “Fine” è stata scritta dal compagno di una vita, Filippo. Con questo diario, Salvatore ha mostrato a tutti il vero significato della parola resistenza e l’inarrestabile forza di una creatività che non si arrende neppure davanti alla disfatta. “Salvatore ha comunque vinto sulla malattia. Facendole le boccacce, osservandola, e crescendo in umanità fino all’ultimo giorno a dispetto di tutto. Guardandosi indietro – ha scritto Filippo – non poteva che essere così”.
“Un guerriero del quotidiano – lo definisce Filippo – e Salvatore lo fu sin da quando negli anni settanta si autoesiliò ad Amsterdam per portare avanti la sua battaglia di obiettore di coscienza. Era gay, omosessuale dichiarato e voleva protestare contro quell’Italia che non lo riconosceva nella sua vera natura ma gli chiedeva di regalarle un anno per le forze armate.
“Salvatore – continua Filippo – nella sua vita è stato mille cose. Tutte diverse. Ma non si è mai pianto addosso. Non più di cinque minuti, almeno. Non parlerò, per questo, del suo rapido declino, ma di quella luce che fino all’ultimo ha continuato a rischiarare quanti erano vicino a lui, nonostante la fine del viaggio fosse ormai vicina. Salvatore è stato questo: un meraviglioso catalizzatore di vita”.
Lo sapevano tutti, lo sapevano tutti quei palermitani che da ieri scrivono ininterrottamente messaggi di saluto sulla sua pagina di Facebook e che domani si riuniranno, alle 9, nella camera mortuaria dell’Ospedale Civico di Palermo, per dargli l’estremo saluto con una corale preghiera buddista.
“Siamo molto addolorati per la scomparsa di Salvatore Adelfio, che lascia a Palermo un grande vuoto ed una forte testimonianza di impegno civile e culturale”. Lo ha detto il Sindaco Leoluca Orlando a nome di tutta la Giunta Comunale, commentando la scomparsa del fondatore della Libreria “Altroquando”.
“Salvatore Adelfio ha rappresentato a Palermo quella importante parte della società civile che ha saputo resistere in anni difficili e che ha sempre fatto della cultura no strumento di impegno e di crescita sociale per tutta la comunità.”