LIBANO, 24 AGOSTO 2013 – Giornata di lutto nazionale in Libano dopo le due esplosioni all’interno di due moschee di Tripoli che ieri hanno causato 47 morti e 350 feriti dei quali circa 65 sono in fin di vita. 

I fedeli aveva appena terminato la loro preghiera quando sono stati colpiti dall’esplosione. Secondo alcune indiscrezioni, tra gli obiettivi c’era la casa del primo ministro uscente Najib Mikati: la prima esplosione, nei pressi della moschea di Taqwa, ha causato dei danni alla casa del ministro che, secondo il suo ufficio, non si trovava in città. Cinque minuti dopo la seconda esplosione vicino alla moschea di Salam, vicino la casa di un altro presunto obiettivo, l’ex capo della polizia Ashraf Rifi.

Nelle ultime ore Sciiti e gruppi legati ad Al Queda si accusano reciprocamente dell’attentato, il più grave degli ultimi anni, preannunciando vendette.