Il centro di Pozzallo è al collasso e i cittadini sono stanchi. Lo sfogo del sindaco: “Ospitali sì, fessi no”

di Redazione

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Il centro di Pozzallo è al collasso e i cittadini sono stanchi. Lo sfogo del sindaco: “Ospitali sì, fessi no”

| sabato 17 Agosto 2013 - 16:22

Sindaco-pozzallo-Luigi-Ammatuna

PALERMO, 17 AGOSTO 2013 – Dopo gli sbarchi della notte arriva l’allarme del Centro di Prima accoglienza di Pozzallo, in provincia di Ragusa: la struttura può ospitare solo 130 persone ma al momento ne conta quasi 400. E il sindaco denuncia una situazione insostenibile per i cittadini e il Comune.

 

Luigi Ammatuna, primo cittadino di Pozzallo si sfoga così: “Ospitali, accoglienti e disponibili certamente si, ma non fessi”.

 

“La struttura non può ospitare 400 immigrati, ovvero quanti ce ne sono con l’arrivo dei 95 di questa notte – denuncia il primo cittadino -. C’è un fortissimo stato di disagio dei volontari, della Protezione Civile, delle forze dell’ordine e, ovviamente, anche degli stessi migranti”.

 

Lo sfogo del sindaco di Pozzallo è rivolto anche al governo centrale: “Siamo totalmente dimenticati dalle autorità. Ogni giorno sentiamo parlare di Lampedusa, i riflettori sono accesi sempre lì, ma realtà come Pozzallo o Portopalo, che sono i nuovi approdi, hanno bisogno di essere attenzionate. Invito il Ministro – sottolinea Ammatuna – a venire di persona, per rendersi conto di ciò che accade. Il comune di Pozzallo vanta un credito di oltre 650 mila euro con lo Stato, eppure continuiamo ad anticipare soldi per i pasti e per gli indumenti di chi arriva qui da noi”.

 

Il sindaco ha rivolto anche parole dure nei confronti degli ospiti del centro: “È giusto che escano durante il giorno dal centro, non sono e non devono sentirsi in carcere. Però la gente di Pozzallo, da sempre immensamente ospitale, è molto stanca. In questi giorni sta accadendo di tutto, tafferugli fra loro, atti osceni in città, entrano nei bar e non pagano, chiedono continuamente soldi ai cittadini. Siamo davvero stanchi. Si debbono criticare questi gesti e denunciare, noi li accogliamo civilmente, ma loro devono comportarsi in modo adeguato”.

 

“Li portiamo a Messa ogni domenica – conclude il sindaco –, li aiutiamo, cerchiamo di fare a gara, per non farli sentire ospiti; li offriamo persino le sigarette. A tutto c’è un limite – conclude -, siamo al collasso in tutti i sensi. E da Roma, appunto, nessuno si accorge di noi. Questa situazione, così com’è, non può continuare”.

 

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