PALERMO, 14 AGOSTO 2013 – Prima la segnalazione al Governo nazionale delle nomine poco trasparenti del Governatore Crocetta, poi le bacchettate sul Bilancio regionale e oggi l’esposto al Commissario dello Stato. L’avvocato e docente universitario, Gaetano Armao, contesta la nomina di Alfonso Cicero come commissario dell’Irsap che ha sostituito le Asi provinciali.
Armao chiede al Commissario dello Stato che effettui “i necessari accertamenti e adotti le conseguenziali iniziative che garantiscano la legittimità dell’ordinamento”. La nota è stata inviata anche alla procura della Corte dei conti. Lo scorso maggio il Tar Sicilia – su ricorso presentato da Armao, per conto della Casartigiani di Agrigento, contro la presidenza della Regione, l’assessorato alle Attività produttive e l’Irsap nella persone del Commissario straordinario Cicero – aveva ritenuto ”apprezzabili favorevolmente” le richieste dei ricorrenti, fissando l’udienza di merito per il prossimo 26 novembre.
“Ma la Regione – afferma Armao – ha ritenuto di non intervenire”. Secondo Armao, la nomina di Cicero viola le ”norme anticorruzione” e sarebbe illegittima perché non possono essere concessi incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni pubbliche a chi, nei due anni precedenti, abbia svolto attività professionali finanziate o retribuite dall’amministrazione o dall’ente che conferisce l’incarico.
”Sarebbe stato, inoltre, utile un’approfondita verifica dei requisiti – si legge nella nota inviata al Commissario dello Stato – una verifica sul possesso di requisiti di comprovata professionalità come sancito dalla legge regionale 19 del ’77”. ”Della nomina di Cicero – spiega Armao -, non si conoscono gli estremi del provvedimento, che non risulta pubblicato sul sito della Regione siciliana, come previsto dall’art. 13 della legge 7 del 2011”.
