PALERMO, 14 AGOSTO 2013 – Da Caltanissetta è arrivata l’ennesima storia finita in tragedia, figlia della crisi economica e della depressione che colpisce chi si ritrova senza un lavoro.
Ieri Fabio Bordonaro, 37 anni, ha deciso di togliersi la vita. Era un dipendente dello Ial Cisl di Caltanissetta, l’Istituto addestramento lavori nella lista degli enti coinvolti nel blocco dell’Avviso 20. I dipendenti da tempo stanno protestando contro il taglio del personale in esubero nella formazione professionale in Sicilia e sono da mesi in attesa degli stipendi arretrati.
Il 31 luglio scorso, il settore della formazione è stato scosso da un altro suicidio, quello di un dipendente del Cefop che durante uno sciopero ha deciso di lanciarsi dal quinto piano dell’edificio che ospita l’ente.
Queste le parole del Segretario Regionale Cisl Scuola Sicilia, Giovanni Migliore:
“In momenti come questi il nostro primo pensiero è rivolto a Sergio, amico dirigente della Cisl ed a tutta la famiglia del povero amico Fabio Bordonaro che, purtroppo, ieri sera ha compiuto il gesto più drammatico per una persona togliendosi la vita. La Cisl Scuola Sicilia si stringe al dolore dei genitori esprimendo sconvolgimento e rabbia per il tragico gesto. Sappiamo bene che dietro ad un suicidio possono esistere numerose cause e motivazioni. Non intendiamo dare letture che possono generare strumentalità di ogni genere. Ma la scelta di togliersi la vita esprime una pesante fragilità umana e personale che può essere aggravare da una condizione di fragilità sociale, di umiliazione e paura per l’incertezza del futuro lavorativo. Una condizione di precaria esistenza quotidiana che ha trascinato nella disperazione chi lavora nella Formazione professionale e migliaia e migliaia di lavoratori siciliani. Fabio Bordonaro era un giovane dipendente dello IAL con gravi difficoltà a mantenersi in una condizione di problemi personali che lo hanno reso più vulnerabile”.
“Nessuna strumentalità, ma neanche il silenzio assoluto. La situazione sociale di chi opera nella Formazione in Sicilia è diventato un dramma umano e sociale pericolosissimo. Sarebbe indispensabile che Governo ed Amministrazione regionale riflettano seriamente sulla situazione; meno parole e più verità. Si dia attenzione e priorità alla condizione dei lavoratori. Il Governo assuma provvedimenti ed azioni concrete per stare più vicino agli onesti lavoratori per evitare che a sconforto e problemi di ogni giorno si aggiunga la componente della perdita della speranza”.
“Alle dichiarazioni del Presidente Crocetta e dell’Assessore Scilabra devono seguire più azioni amministrativi a favore di chi lavora e vive nella Formazione Professionale. Devono adeguare le azioni di Governo ed abbassare i toni che hanno umiliato e distrutto solo i lavoratori. Purtroppo continuiamo a registrare una forte discrasia tra gli intenti e gli indirizzi del Governo, incapace di gestire le risorse del Fondo Sociale Europeo. È giunto il momento di passare ad una verifica sul funzionamento dei passaggi burocratici per la spesa e la rendicontazione delle cospicue risorse e, se è il caso, di porre immediatamente gli opportuni rimedi con atti straordinari”.
“Non avrei mai voluto dover scrivere parole di commiato ad un amico e collega, è molto difficile. Umanamente e sindacalmente. Oggi vorrei salutare per l’ultima volta il caro Fabio ricordandolo sempre con in volto il suo contagioso sorriso e le sue espressioni sempre rassicuranti e con l’impegno a lottare per ridare speranza e serenità tolta ingiustamente a migliaia di onesti operatori e alle loro famiglie. Riflettano nel governo, ridurre subito le condizioni di fragilità sociale che possono alimentare una sequenza di drammi umani non immaginabili fino a qualche mese fa.
Ciao Fabio, ci mancherai!”