CATANIA, 12 AGOSTO 2013 – All’obitorio dell’ospedale Garibaldi di Catania è stata ultimata l’identificazione dei sei profughi che hannno perso la vita sabato scorso sul litorale della Plaia.
Ali Ahemed Esman vive a Milano, ha un regolare permesso di soggiorno ed è arrivato a Catania per riconoscere il cugino, il più giovane del morti, appena diciassettenne. Porterà la salma del ragazzo in Egitto dove potrà essere sepolto secondo il rito musulmano. Ma tra i morti, annegati davanti al Lido Verde, c’era anche un amico di Ali Ahemed Esman.
L’uomo ha riferito che per il viaggio della speranza avevano pagato 5 mila euro a testa. Sul barcone erano un centinaio: di questi in venti oggi sono scappati dalla scuola “Andrea Doria” dove erano stati alloggiati provvisoriamente in attesa dell’identificazione. L’istituto adesso è blindato da polizia e carabinieri.
Una delegazione della Cgil di Catania si è recata stamattina nei locali della scuola media “Doria” dove il Comune ha sistemato i 42 migranti che hanno scelto di non farsi identificare. Per la Camera del lavoro erano presenti il segretario confederale Pina Palella e Massimo Malerba (con loro c’era anche il deputato del Pd, Luisa Albanella) che hanno informato i migranti sui loro diritti in Italia e sui servizi offerti dal sindacato ai cittadini extracomunitari. La Cgil Catania, assiste gli immigrati nelle procedure di richiesta o rinnovo dei permessi di soggiorno e dei nulla osta al ricongiungimento familiare, tema quest’ultimo che preme agli ospiti della scuola “Doria”.