CATANIA, 7 AGOSTO 2013 – I lavoratori del Teatro Bellini di Catania sono “esasperati”. La denuncia arriva dai sindacati. “Da mesi non percepiscono lo stipendio e non hanno prospettive di futuro a causa dello scriteriato taglio nel bilancio effettuato dalla Regione siciliana che nei fatti ne ha decretato la chiusura”.
I sindacati, in una nota congiunta, annunciano di “riservarsi tutte le forme di lotta per sensibilizzare l’opinione pubblica affinché questa si collochi a fianco del sindaco di Catania in quella che è una battaglia di civiltà che riguarda tutta la comunità”.
I rappresentanti dei lavoratori chiedono “con forza al presidente Rosario Crocetta e all’assessore al Turismo, Michela Stancheris di procedere immediatamente all’insediamento del Consiglio di amministrazione, all’erogazione delle somme pregresse dovute ed al ripristino ed adeguamento del contributo regionale in modo da far si che vengano salvaguardati i livelli occupazionali e garantita l’attività istituzionale dell’Ente”.
“Alle condizioni date, infatti – conclude la nota – nonostante le continue rassicurazioni a cui non è stato dato concretamente seguito, le attività sono più che a rischio. Il teatro Bellini non merita di essere cancellato dalla storia per la trascuratezza e l’incuria di taluni o per gli interessi di altri”.
I sindacati annunciano quindi manifestazioni a sostegno della protesta, con esibizioni pubbliche dei musicisti del Bellini: la prima si terrà il prossimo 12 agosto.
Anche il parlamentare nazionale di Sel, Erasmo Palazzotto ha lanciato l’allarme: “I 16 milioni del 2012 sono stati appena sufficienti per il pagamento degli stipendi dei circa 300 dipendenti e la programmazione è stata resa possibile esclusivamente grazie agli sforzi delle maestranze. Per il 2013 la situazione si annuncia drammatica, e il Teatro rischia non riprendere le attività da settembre. L’ulteriore taglio di cinque milioni al finanziamento regionale per il 2013 non consentirebbe in alcun modo al Bellini di garantire alcuna programmazione”.