PALERMO, 7 AGOSTO 2013 – A due giorni dalla manifestazione nazionale che si terrà a Niscemi contro l’installazione del super radar Nato, arriva un nuovo stop al ddl “no Muos”. Questa volta la Segreteria generale dell’Ars ha bloccato il disegno di legge presentato, la scorsa settimana, da Fabrizio Ferrandelli.
Il ddl Ferrandelli, firmato dall’intero gruppo del Pd all’Ars e dal M5S, mirava a vietare su tutto il territorio siciliano l’installazione di grandi opere e di impianti che potessero provocare gravi danni alla salute dei cittadini e all’ambiente per l’emissione diretta di campi elettromagnetici. Impianti, ad esempio, come il super radar Nato di Niscemi.
La presentazione di un secondo disegno di legge si era resa necessaria dopo che la presidenza di Palazzo dei Normanni aveva bocciato in precedenza quello del governo che, oltre a vietare gli impianti elettromagnetici, introduceva temi, quali l’eolico e il nucleare, ritenuti dagli uffici non pertinenti alle competenze del parlamento regionale.
“È la seconda volta in una settimana – dice Ferrandelli, deputato regionale del Pd e segretario della Commissione Ambiente e Territorio – che si impedisce al parlamento regionale, che è sovrano, di esaminare ed approvare una legge. Siamo una Regione a Statuto speciale; certo, speciale nel senso che le decisioni, quelle più importanti, ho la sensazione che debbano essere prese altrove, da altri poteri”.
“Sette giorni fa – conclude il deputato renziano – ho parlato di golpe e di sovranità limitata, oggi mi limito a dire che siamo di fronte a un vero e proprio commissariamento dell’Ars. Il Parlamento nazionale, a questo punto, non può più tacere. Batta un colpo, dica chiaramente ai siciliani qual è il futuro della Sicilia: se trasformarla in un avamposto di guerra oppure farne un ponte di pace e di sviluppo al centro del Mediterraneo”.
“Delle due l’una: o fino ad ora l’aula e il governo hanno discusso del Muos in maniera illegittima, o questa disposizione dell’Ars va rivista – scrivono i parlamentari regionali del Pd in una nota -. Restiamo stupiti e chiediamo alla Presidenza dell’Ars di sciogliere questo equivoco su un tema così delicato e sentito dai siciliani come è quello della salute pubblica. Saremmo di fronte ad un grave precedente, non si può spogliare il Parlamento regionale dalla proprie prerogative”.
Qualcosa si muove anche al Senato, dove il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione, primi firmatari i senatori siciliani Santangelo, Bertorotta, Bocchino, Campanella, Catalfo, Giarrusso, che, se approvata impegnerebbe il Governo “ad adottare le opportune iniziative legislative, nel rispetto dell’autonomia regionale, per verificare le conseguenze dell’installazione di tale sistema sulla salute umana, sull’ecosistema della Sughereta di Niscemi, sulla qualità dei prodotti agricoli, sul diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio, sul diritto alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti”. Al tempo stesso impegnerebbe il governo a “rendere effettiva la sospensione dei lavori per la realizzazione del Muos”.
Intanto, è tutto pronto per la manifestazione, che si annuncia affollata, organizzata a Niscemi per il 9 agosto alle 16.30. Sui social è partito il tam tam e sono numerose le adesioni anche di partiti e comuni (Pdci, Sel, Comune e Consiglio comunale di Palermo, Prc, Libera Sicilia, Cobas, tra gli altri) alla manifestazione, dopo che il presidente della regione, Rosario Crocetta ha deciso di non opporsi alla realizzazione dell’impianto visto il parere favorevole dato dall’Istituto superiore di sanità.
La manifestazione è stata organizzata il 9 agosto perché é la data dell’anniversario della bomba atomica sganciata su Nagasaki. “Non è – dice Enzo Traina, rappresentante del movimento ” No Muos” – solo una manifestazione per dire no alla scelta della Regione ma é anche un appuntamento per ripudiare qualsiasi attività militare contro la soldiarietà e la fratellanza tra i popoli”.