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Ars in vacanza fino al 18 settembre. Ultimo sforzo: tentare di approvare il ddl antiparentopoli

PALERMO, 7 AGOSTO 2013 – È bagarre all’Ars nel penultimo giorno di lavoro. All’ordine del giorno ancora il ddl antiparentopoli, che dopo la riscrittura da parte del Governo è stato rispedito in commissione. Dopo la seduta di domani, intanto, Palazzo dei normanni chiuderà i battenti ufficialmente fino al 18 settembre, per i circa 40 giorni di ferie dei parlamentari regionali.

 

In attesa delle vacanze, i deputati stanno cercando di trovare un’intesa in extremis sul disegno di legge antiparentopoli, che stabilisce nuovi criteri di ineleggibilità e incandidabilità. Troppi gli interessi in ballo perché ci si possa accordare sul testo in così poche ore. Così dopo aver ventilato l’ipotesi di rimandare tutto a settembre, i parlamentari faranno un ultimo tentativo per approvare la legge prima della pausa estiva: termine per la presentazione degli emendamenti a mezzanotte e domani si torna in Aula per la discussione e l’eventuale votazione definitiva.

 

“Abbiamo lavorato sodo anche di notte per questa legge – ha detto il presidente della Regione illustrando a Sala d’Ercole il nuovo testo. – È netto e non può essere assolutamente incostituzionale perché prevede l’estensione di una serie di incompatibilità già previste dalle leggi precedenti che risalgono al 1951: se erano valide prima figuriamoci adesso”.

 

“I criteri d’incompatibilità che abbiamo inserito non hanno precedenti in Italia e colgono delle specificità della Regione siciliana. Vengono così risolti i problemi degli enti di formazione: sono ineleggibili quei deputati che sono soci o funzionari o dirigenti. Ci si può dimettere 90 giorni prima scegliendo dove si vuole lavorare”.

 

Crocetta spiega che “una cosa nuova che si stabilisce è che i deputati e i componenti del governo nel corso della legislatura non possono modificare la loro posizione rispetto a enti che hanno natura economica con la regione. Per questo non potranno più essere assunti come dipendenti funzionari e soci della Regione coloro che hanno legami di natura economica negli enti. È un criterio etico molto forte. Io spero che questa legge sia presto approvata”.

 

Pare andare verso un rinvio a settembre, almeno, anche il disegno di legge che prevede il taglio degli stipendi dei parlamentari. “Sarebbe stato opportuno – ha detto il vicepresidente del Pdl all’Ars, Marco Falcone – dinanzi a una opinione pubblica, ormai generalizzata, che chiede, a gran voce, una fattiva politica di Governo con atti concreti ed efficaci, dare un segnale di cambiamento mettendo mano alla legge di riforma dei costi della politica”.

 

“È bene ricordare – continua – che alle Commissioni parlamentari erano stati dati appena 60 giorni per dimostrare che la politica, in un lasso di tempo ristretto, avrebbe potuto definire bene e in fretta un provvedimento molto atteso dalla gente. Diversamente si è scelta la strada del rallentamento, soffermandosi meticolosamente alla verifica delle norme e degli interventi giurisprudenziali, non sempre utilizzati in maniera opportuna”.

 

Ma il presidente della commissione per l’applicazione della spending review, Antonello Cracolici, ha messo subito a tacere le polemiche: “La commissione speciale lavorerà due mesi in più per approfondire alcune questioni tecniche ma l’entrata in vigore dei tagli resta invariata: così come stabilito, infatti, a partire dal primo gennaio 2014 le indennità dei parlamentari saranno ridotte a 11mila e 100 euro lordi omnicomprensivi”.

 

Dopo questi due giorni di seduta, l’Assemblea si fermerà fino al 18 settembre. Più di un mese di vacanze che ha fatto storcere il naso ad alcuni parlamentari, tra cui il presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Forzese, che ha sottolineato come “una pausa così lunga non potrà che avere l’effetto di allontanare ancora di più i cittadini dalla politica”.

 

Secca la risposta di Ardizzone, che venerdì 9 agosto, alle 11.30 saluterà la stampa parlamentare con la tradizionale Cerimonia del ventaglio: “Se la commissione vuole lavorare, nulla glielo impedisce. E comunque i lavori delle commissioni riprenderanno il 5 settembre”.

 

In chiusura d’Aula, citando l’ex presidente dell’Ars, ormai scomparso, Salvatore Lauricella, Ardizzone ha salutato dicendo: “Che la notte vi porti consiglio”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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Tags: AntiparentopoliArscrocettaFeriePausa estiva