NEW YORK, 6 AGOSTO 2013 – Lo storico quotidiano americano Washington Post cambia proprietà. Jeffrey Bezos, fondatore di Amazon, ha comprato per 250 milioni di dollari la società a cui fa capo il giornale statunitense. “L’acquirente -si legge in una nota della società – è un’entità che appartiene a Bezos come individuo e non è Amazon.com”.

Ed è così che il quotidiano del “Watergate” e di altri scoop di livello internazionale passa di mano. Erano in pochi a sapere delle delicate trattative che hanno portato alla vendita del WP. Negli ultimi dieci anni sono state molte le difficoltà che, come quasi tutto il mondo della carta stampata, il giornale ha dovuto affrontare a causa della continua e incontrastata crescita dei media sul web.

La potenza di attrazione degli investimenti pubblicitari da parte del web e la conseguente “migrazione” dei lettori da quotidiano tradizionale all’informazione online ha innescato una sere di bancarotte, fusioni e processi di consolidamento tra le aziende della carta stampata ha generato un profondo mutamento dell’informazione.

La divisione dei quotidiani del Washington Post Co, di cui il Washington Post è la parte più consistente, ha subito una diminuzione dei ricavi operativi del 44 per cento nei soli ultimi sei anni. E sono state proprio le difficoltà finanziare che hanno spinto il consiglio di amministrazione della società a optare per la vendita del quotidiano al fondatore di Amazon.