PALERMO, 2 AGOSTO 2013 – Attività commerciali, terreni, fabbricati, magazzini e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di poco meno di 3 milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo a tre persone di Altofonte e Palermo perché condannate per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Il primo sequestro ha riguardato Giuseppe Marfia, 63 anni di Altofonte, arrestato nel 2010 con l’accusa di intestazione fittizia di beni – per essere stato il gestore “di fatto” di molte imprese di costruzioni gestite attraverso imprenditori compiacenti – e condannato ad aprile del 2013 per associazione mafiosa, poichè ritenuto elemento di spicco della famiglia mafiosa di Altofonte.
Tra i beni a lui confiscati vi sono 13 unità immobiliari (terreni, fabbricati e magazzini) ad Altofonte, due autoveicoli e disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi a risparmio e polizze assicurative) per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro.
Il secondo sequestro è stato eseguito nei confronti di Gianfranco Taranto, 63enne di Palermo, arrestato a luglio del 2012 e successivamente rinviato a giudizio per associazione mafiosa, in quanto ritenuto appartenente alla cosca di Ventimiglia di Sicilia, per conto della quale organizzava atti intimidatori con finalità estorsive. A lui sono stati sequestrati una autofficina a Trabia, in provincia di Palermo, e un libretto di deposito, per un valore complessivo di circa 105.000 euro.
Il terzo sequestro è stato eseguito nei confronti di Benedetto Marciante, palermitano di 61 anni che ha diverse attività a Carini, ritenuto esponente di spicco della famiglia mafiosa dell’Acquasanta, che si trova agli arresti per estorsione aggravata e tagliaggiamento ai danni di commercianti palermitani.
La confisca ha interessato due società con sede a Palermo e Carini, operanti nel settore della distribuzione di prodotti per la casa, ritenute nella sua diretta e piena disponibilità, anche se formalmente intestate a terze persone, per un valore complessivo di circa 350.00 euro. I sigilli sono scattati alla ”Detergruop Srl”, ditta all’ingrosso di prodotti per la casa e la ”Giglio e Filippone Snc”, un negozio di casalinghi.