PALERMO, 1 AGOSTO 2013 – La famiglia De Lisi si chiude nel dolore dopo il suicidio di Riccardo, il dipendente del Cefop di 44 anni che ieri mattina si è lanciato dal quinto piano dell’assessorato regionale al Lavoro di Via Imperatore Federico.
Ieri non sono mancate le polemiche, soprattutto da parte delle sigle sindacali e delle forze politiche di opposizione, rintuzzate dal presidente della Regione Crocetta che ha invitato a non strumentalizzare questa tragedia.
La famiglia De Lisi, in una toccante lettera inviata alla Cgil a cui è stato chiesto di dare la massima diffusione, chiede riserbo e discrezione.
Ecco il testo della lettera:
La famiglia De Lisi ringrazia per la solidarietà e per le espressioni di cordoglio che le sono state indirizzate, ma chiede di mantenere attorno alla tragica morte del proprio congiunto, Riccardo, riserbo e discrezione.
Il lutto che ci ha colpiti è di enormi proporzioni e chiediamo di poterlo vivere in forma strettamente privata. Preghiamo gli organi di informazione di dare notizia di questo nostro desiderio e di mantenere a loro volta un profilo discreto di fronte a questa immane tragedia.
Teniamo anche a precisare che da parte nostra non è stata rilasciata alcuna dichiarazione, né sono state proferite accuse di alcun tipo. Riccardo era una persona apprezzata nel lavoro e tra quanti lo hanno conosciuto, impegnata nel sociale. Vogliamo ricordarlo così e potere vivere il nostro lutto senza intromissioni e strumentalizzazioni.
La famiglia di Riccardo De Lisi.