ROMA, 1 AGOSTO 2013 – Contro l’evasione fiscale, al via oggi il nuovo redditometro. L’Agenzia delle Entrate avvierà la selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione partendo dai redditi del 2009.
Grazie al redditometro gli ispettori tributari saranno in grado di comparare i redditi dichiarati dai contribuenti con il loro effettivo tenore di vita, ricostruendolo in buona parte, ma non solo, con elementi certi. Se viene rilevata una differenza tra redditi denunciati e spesa effettuata del 20% scatterà un accertamento. Il redditometro terrà conto del reddito complessivo dichiarato dall’intera famiglia.
Il nuovo redditometro, paragonato a quello passato, sarà molto più penetrante. Nel mirino le spese di lusso, come barche, auto di grossa cilindrata e ville. In caso di irregolarità, il contribuente avrà modo, in un doppio contraddittorio, di portare prove certe per dimostrare l’inesattezza delle informazioni dell’Agenzia delle Entrate e, così, regolarizzare la propria posizione. Se vengono forniti elementi che chiariscono inequivocabilmente le differenze tra redditi e spese, il controllo degli ispettori fiscali si fermerà, altrimenti l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere accertamenti più approfonditi, tenendo conto anche delle spese più comuni, come vitto e alloggio, che vengono stimate sugli indici Istat. Ma in questo caso si potrà contestare non solo su prove documentali ma anche con argomentazioni logiche.
A questo punto, se gli ispettori non dovessero essere convinti della posizione del contribuente, invieranno un invito per secondo contraddittorio, con proposta la quantificazione delle maggiori imposte. Il contribuente dovrà pagare entro 15 giorni se vuole avere sanzioni ridotte o può scegliere di avviare un contenzioso attraverso la giustizia tributaria.