PALERMO, 31 LUGLIO 2013 – L’avvocato Rosalba Di Gregorio, legale di Bernardo Provenzano, ha presentato al magistrato di sorveglianza di Parma la richiesta di scarcerazione del boss ricoverato in gravi condizioni da giugno.
L’istanza arriva dopo le richieste fatte al magistrato e al tribunale di sorveglianza di Bologna, entrambe respinte, e segue la trasmissione ai familiari del capomafia del referto fatto il giorno in cui Provenzano fu ricoverato.
Nel documento compilato all’accettazione, i medici descrivono le condizioni del boss parlando di “decadimento neurologico, malnutrizione e disidratazione”. Il paziente sarebbe arrivato in stato di coma. La Procura di Parma ha aperto un’indagine sulle condizioni di Provenzano.
Sulla revoca del 41 bis si erano espresse favorevolmente le procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze, mentre un parere contrario era arrivato dalla Direzione nazionale antimafia. Ora si attende la decisione del Guardasigilli. Intanto il legale commenta con parole dure le condizioni in cui vivono i detenuti: “Mentre il ministro attende e la Direzione nazionale antimafia scrive un parere ‘fuori tema’ sul regime del 41 bis, si scopre che al carcere lo ricoverano in coma per disidratazione, infezione e malnutrizione. Ma chi si occupa delle condizioni dei detenuti? I giudici di sorveglianza, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria?”.