“Crocetta e gli assessori non perdano più tempo”: l’allarme dei sindacati. Le altre reazioni

di Redazione

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“Crocetta e gli assessori non perdano più tempo”: l’allarme dei sindacati. Le altre reazioni

| mercoledì 31 Luglio 2013 - 11:53

dipendente cefop si butta dal balcone assessorato lavoro

PALERMO, 31 LUGLIO 2013 – I sindacati non vogliono finire nella trappola della strumentalizzazione ma non riescono a stare zitti di fronte all’ennesima tragedia che ha colpito il mondo del lavoro, investito dalla crisi economica. 

 

“Sono stravolto. Mi sento svuotato – dice Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl – di fronte al gesto di estrema disperazione dell’ex dipendente Cefop. Al più presto organizzeremo una manifestazione per chiedere a questo Governo di smetterla con le buffonate e l’ipocrisia: qui la gente paga gli interessi della classe politica”.

 

È un fiume in piena Bernava: ce l’ha con il governatore Crocetta, con l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, con l’assessore al Lavoro, Ester Bonafede (che tra l’altro ieri nemmeno si era presentata alla seduta della Commissione in cui si doveva parlare degli Sportelli multifunzionali).

 

“La Formazione è un mondo di corruzione e sprechi – dice il segretario Cisl – e a farne le spese sono i più deboli. Il Governo deve attivarsi il prima possibile per rivoltare tutto, e non soltanto attraverso la magistratura, ma anche con un’azione politica e amministrativa. Tra i dirigenti che ancora stanno malamente gestendo la Formazione, mettendo davanti i propri interessi clientelari, ce n’è molti che fanno riferimento a questo Governo e alla maggioranza che lo sostiene. Si intervenga in fretta”.

 

“Il senso di precarietà e lo scoraggiamento – dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil Sicilia – sono piuttosto diffusi oggi nella società siciliana. Di questo il governo regionale dovrebbe prendere atto, mettendo in campo tutte le iniziative possibili per migliorare la condizione di vita dei siciliani”.

 

“Di fronte al ripetersi di fatti drammatici, dalle istituzioni dovrebbe venire un segnale capace di dare fiducia alla gente contro la crisi. E questo segnale – conclude Scozzaro – non può che venire da una nuova capacità di risolvere positivamente e in fretta le vertenze che si aprono, dalle iniziative di tutela dei lavoratori e da un azione per dare prospettive al mercato del lavoro”. 

 

“Da parte della Uil – sostengono il segretario della Uil Sicilia, Claudio Barone, e il segretario della Uil Formazione, Giuseppe Raimondi – c’è la volontà e l’impegno a restituire fiducia e dignità a tutti quei siciliani che oggi vivono in condizioni di grande incertezza”.

 

Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, nel corso della seduta ha detto: “Sentiamo la responsabilità di ciò che è avvenuto, questo episodio ci colpisce e ci dovrebbe colpire tutti, tutti noi che abbiamo il dovere di fare il nostro lavoro fino in fondo. Ciascuno faccia la propria propria parte e su questa ennesima tragedia del lavoro dovremmo avviare dibattito in aula, ma non basta, dobbiamo essere conseguenziali, mettere da parte le divisioni, e provvedere ad una legislazione adeguata”.

 

Antonio Venturino, vicepresidente dell’Ars: “Un gesto che la dice lunga sullo stato di disperazione e disagio di un padre di famiglia che si vede mancare certezze sul domani. Nelle stesse condizioni vi sono purtroppo migliaia di famiglie siciliane. La politica non deve stare a guardare, o pensare solo a se stessa e perdersi in chiacchiere”.

 

Cordoglio per De Lisi è arrivato anche dal gruppo parlamentare del Pd all’Ars. “Quello che è accaduto a Palermo lascia sgomenti. Non entriamo nel merito di una vicenda che non conosciamo a fondo – dice Mariella Maggio, parlamentare regionale del PD e vicepresidente della commissione lavoro all’Ars – ma un dato emerge con nettezza: non si può restare insensibili di fonte al dramma di chi ha perso o rischia di perdere il lavoro. Serve una presa di posizione decisa da parte del governo regionale”.

 

Riccardo Savona, del gruppo Democratici e riformisti per la Sicilia, ha detto: “Il drammatico caso del suicidio del dipendente Cefop, oltre ad essere un dramma personale e familiare per i propri cari, è una sconfitta per tutte le istituzioni siciliane”.

 

Nello Musumeci, parlamentare e presidente della Commissione Antimafia: “Il suicidio di un lavoratore oggi, quelli di tanti imprenditori nei mesi scorsi. Non possiamo stare in silenzio, non possiamo fare gli struzzi. Centinaia di migliaia di famiglie e di imprese vivono nella disperazione e la politica deve saper dare risposte urgenti e concrete. Se esistono risorse da mettere in campo, questo è il momento”.

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