PALERMO, 30 LUGLIO 2013 – Una proroga fino al 31 dicembre per i 20 mila precari degli enti locali siciliani che da domani resteranno senza contratto. L’Anci, l’associazione dei comuni d’Italia, ha chiesto che venga subito portata in aula all’Ars la norma per prorogare i contratti una spesa di quasi cento milioni per la Regione.
Per l’Anci il provvedimento trova motivazione nel fatto che molti precari da anni fanno ormai parte integrante delle piante organiche degli enti locali e svolgono servizi essenziali. Per cui l’associazione chiederà al governo nazionale una norma di stabilizzazione.
Dello stesso avviso i sindacati. “Il nostro parlamento evidentemente ha altre priorità. Siamo alle solite – la denuncia del segretario generale della Cisl Fp Gigi Caracausi – i deputati e il governo, evidentemente, reputano più importante la legge anti-parentopoli, o altre questioni. Nel frattempo, però, tanti siciliani stanno col fiato sospeso in attesa di un rinnovo che, nel frattempo è giunto in tutto il resto d’Italia. Domani si voti la proroga. Senza se e senza ma. La politica tutta, dal governo al parlamento, ha già dimostrato fin troppe volte di essere insensibile alle esigenze del precariato siciliano”.