PALERMO, 30 LUGLIO 2013 – Lampedusa sempre al centro della cronaca, spesso della tragica narrazione delle storie dei migranti in fuga verso l’Italia, fa parlare di sé per un altro motivo. Un messaggio d’aiuto, un Sos lanciato dal sindaco Giusi Nicolini che chiede libri per la usa isola.
Sono molte le cose che mancano sull’isola e tra queste sembra proprio che ci siano i libri.
“Lampedusa non ha un biblioteca e neppure un negozio dove potere acquistare libri – questo l’appello del sindaco sui social network – Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare dei libri? Io non credo! Quindi se in giro per casa avete libri, di qualsiasi genere, che non leggete o avete già letto e di cui volete sbarazzarvi, aderite all’iniziativa”.
Chiunque può partecipare a questa iniziativa dall’importante valenza culturale e un passo che sembra assumere una dimensione di integrazione del tutto nuova. Per potere partecipare all’iniziativa promossa dal sindaco basta spedirli direttamente al comune: Giusi Nicolini, Sindaco – Donazione dei libri per la prossima apertura della Biblioteca Ibby di Lampedusa Via Cameroni, 92010.
L’obiettivo del sindaco è quindi quello di migliorare le capacità dell’isola di integrare ed accogliere i migranti. Infatti, il sindaco si è appoggiata anche a IBBY-International Board of Books for Young People, un’associazione internazionale che promuove il libro per ragazzi come mezzo d’integrazione, attraverso un’iniziativa lanciata la maggio e che ha raccolto la migliore produzione editoriale di libri senza parole da donare alla piccola grande isola di Lampedusa.
La richiesta ha avuto enorme eco, specie dopo il rilancio tramite social network di molti appassionati di libri che hanno subito condiviso l’iniziativa, articoli sui quotidiani e soprattutto attraverso l’iniziativa promossa dalla libreria indipendente Modusvivendi.
La libreria infatti, sta pianificando un evento previsto per il 29 agosto per raccogliere fondi che verranno convertiti in buoni da destinare al sindaco Nicolini. “Sarà lei così a scegliere in base alle esigenze della biblioteca” dice Fabrizio Piazza di Modusvivendi, su Repubblica Palermo.
