PALERMO, 29 LUGLIO 2013 – L’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ha avviato il recupero di 179 milioni di euro di fondi dell’Unione Europea indebitamente percepiti negli ultimi 10 anni dai produttori agricoli: il 43% delle somme è concentrato in Campania e Sicilia.
Lo annuncia la Corte dei Conti, dalla cui indagine è partita l’operazione che – spiega un comunicato dei magistrati contabili – ha messo in risalto un numero “sensibilmente elevato” di reati “attribuibili a raggiri, artifici o comportamenti comunque fraudolenti e a false dichiarazioni”.
“L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura sta svolgendo l’attività di recupero delle somme percepite indebitamente nell’ultimo decennio dai produttori nell’ambito della politica agricola europea – annunciano i magistrati contabili – Il totale delle somme ammonta a 179 milioni di euro, pari al 90% dell’ammontare complessivo e riguarda il 60% delle Regioni (quelle gestite da AGEA), quasi tutte meridionali”.
Il dato emerge dalla Relazione della Sezione di Controllo per gli Affari Comunitari e Internazionali della Corte dei Conti. L’indagine si è in particolare soffermata sulle irregolarità in tale settore nelle Regioni Sicilia e Campania, “che incidono per quasi il 43% sul totale degli importi da recuperare (di cui la stragrande maggioranza è ascrivibile alla Sicilia)”.
La Corte dei Conti segnala che tra i casi di irregolarità appare sensibilmente elevato il numero di quelli penalmente rilevanti, attribuibili a raggiri, artifici o comportamenti comunque fraudolenti e a false dichiarazioni. Tra le principali raccomandazioni della Corte dei Conti figura proprio quella che invita ad accentuare i controlli nelle fasi iniziale e in itinere, facendo pieno uso delle moderne tecnologie, ma anche quella di definire modalità accertative in grado di evitare la reiterazione di comportamenti fraudolenti e quella di adottare adeguate azioni cautelari in caso di accertamento di irregolarità.
“La Corte – prosegue la nota – ha evidenziato che l’Amministrazione ha recentemente avviato, attraverso tecnologie avanzate, un’attività che mira a telerilevare, in tutto il territorio nazionale, la consistenza e la conformazione delle aziende agricole, in modo da individuare eventuali dichiarazioni false, ricalcolare l’ammontare del sostegno ammissibile e procedere ai recuperi ed alle misure sanzionatorie del caso nei confronti dei produttori responsabili. Tutto ciò allo scopo di contrastare in maniera sempre più efficace il preoccupante fenomeno delle irregolarità e delle frodi connesse all’erogazione di Fondi europei, sul quale il Presidente della Corte dei Conti, ha in più occasioni rappresentato l’esigenza di prestare la massima attenzione “.