PALERMO, 29 LUGLIO 2013 – Palermo e il traffico, un binomio inscindibile. Adesso che è arrivata l’estate, con temperature torride, il traffico di Palermo diventa un problema ancora più grosso che spesso porta all’esasperazione e può anche sfociare in fatti di cronaca.
Palermo è la città con il traffico più elevato d’Italia, è al quinto posto nel mondo dopo Mosca, Istanbul, Varsavia e Marsiglia. Skytg 24 aveva ribattezzato i guidatori palermitani come i più indisciplinati per via dell’abitudine a posteggiare in doppia fila (alle volte anche terza), per il non rispettare le precedenze e per i loro sorpassi a destra.
Un indice di congestione del 39 per cento per il capoluogo siciliano. E a quanto pare non sono serviti né i piani del traffico né l’aumento del controllo da parte della polizia municipale. Palermo è caotica e i cittadini devono stare il 39 per cento in più in auto per poter raggiungere la propria destinazione. Sono 89 le ore in più che i palermitani sprecano alla guida.
Per non parlare delle infezioni delle vie respiratorie causate dallo smog. Uno studio condotto dai ricercatori di Boston presentato all’edizione 2013 della Conferenza internazionale dell’American Thoracic Society di Philadelphia informa che il traffico è la causa di un aumento dei rischi di sviluppare malattie all’apparato respiratorio. L’inquinamento atmosferico può irritare gli occhi, la gola e i polmoni. Le più colpite sono le persone che sono già affette da malattie di cuore o dei polmoni.
Gli indicatori principali della qualità dell’aria sono il PM10 durante l’inverno e l’ozono durante l’estate. Palermo è al 25esimo posto nella classifica generale italiana delle città con il più alto tasso d’inquinamento.
In più il caldo dell’ultimo periodo e i clacson hanno reso la città invivibile nelle ore di punta. Molte persone a cui abbiamo chiesto un parere sulla situazione palermitana, ci hanno risposto di avere fretta e, di fronte a un semaforo rosso, hanno liquidato il quesito con un semplice e nervoso: “Troppo caos, troppo caos…devo andare”.
Sarà un caso che i cittadini più tranquilli erano quelli che alla macchina o al motorino, hanno preferito una bicicletta?
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