ROMA, 28 LUGLIO 2013 – Termina la visita del Papa in Brasile. Oltre tre milioni di persone sulla spiaggia di copacabana hanno assistito alla mess finale del Pontefice.
“Il Vangelo è per tutti e non per alcuni. Il mondo ha bisogno di Cristo. Gesù, la Chiesa e il Papa contano su di voi per demolire il male e la violenza, per abbattere le barriere dell’egoismo, dell’intolleranza dell’odio e per edificare un mondo nuovo”.
Con queste parole il Papa saluta i milioni di giovani accorsi per stringersi intorno a lui, per danzare per lui e dimostrargli un affetto incredibile, mai visto prima. Un immenso flash mob scandito dal ritmo dei passi, delle mani e dei cuori di tanti fedeli.
Il Papa celebra la messa conclusiva e descrive la gioia di “impegnarsi attivamente nella Chiesa” affinché “nessuno si senta mai solo”. Poi durante l’offertorio ha accolto una bimba piccolissima anacefala. Il Pontefice ha incontrato i genitori della bambina ieri mattina dopo la funzione in cattedrale e li ha invitati a partecipare oggi alla liturgia. I bimbi nati senza cervello solitamente non sopravvivono, la piccola invece è ancora in vita. I genitori hanno deciso di portare avanti la gravidanza dopo aver appreso che la figlia sarebbe stata anacefala.
Francesco alla Giornata mondiale della gioventù ha esortato i pellegrini:”Siate veri atleti di Cristo, giocate nella sua squadra. Dio consente di edificare e piantare”.
Il miglior strumento per evangelizzare i giovani è un altro giovane”, afferma Bergoglio nell’omelia. La fede, infatti, “non può rimanere rinchiusa nel piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della comunità”, altrimenti “sarebbe come togliere l’ossigeno a una fiamma che arde”. Quindi “alla volontà di dominio o di potere va sostituita la forza dell’amore”.