PALERMO, 28 LUGLIO 2013 – L’ennesimo naufragio nel canale di Sicilia non fa altro che allungare il lungo elenco di vittime senza nome ingoiate dal Mediterraneo: migliaia di uomini, donne e bambini morti nella ricerca di un futuro migliore. Secondo Fortress Europe, dal 1994 nel solo canale di Sicilia sono morte oltre 6.200 persone, più della metà (4.790) disperse.
Il 2011 è stato l’anno più brutto: tra morti e dispersi, sono scomparse almeno 1.800 persone, 150 al mese, 5 al giorno.
Cifre, elenchi, che raccontano un dramma che non può più essere ignorato.
Ecco un elenco dei principali naufragi avvenuti nel canale di Sicilia.
25 dicembre 1996: notte di Natale, 300 annegano tra Malta e Sicilia, dopo lo scontro tra un cargo libanese e una motonave.
20 giugno 2003: barca con 250 immigrati naufraga al largo della Tunisia: 50 i corpi ritrovati, 160 i dispersi, 41 sopravvissuti.
20 ottobre 2003: soccorso barcone di immigrati disperso nel canale di Sicilia: almeno 70 i morti, gettati in mare.
4 ottobre 2004: un’imbarcazione con 75 clandestini si inabissa davanti alle coste della Tunisia: 17 morti, 47 dispersi
19 agosto 2006: un barcone con 120 clandestini viene soccorso, ma gli immigrati si accalcano e la barca si rovescia: 10 corpi recuperati, 40 dispersi.
12 maggio 2008: un barcone con 66 immigrati va alla deriva per giorni. A bordo, 47 persone muoiono di fame e freddo e sono gettate in mare dai compagni e altri tre sono ritrovate morte.
24 settembre 2008: una decina di extracomunitari muore nel naufragio dell’imbarcazione al largo di Malta.
31 marzo 2009: 4 barconi con oltre 500 migranti affondano tra Africa e Italia. Più di 100 i dispersi.
11 febbraio 2011: Naufraga motopesca partito dalla Tunisia: 40 immigrati dispersi.
14 marzo 2011: Barcone diretto in Italia naufraga non lontano dalle coste tunisine: almeno 60 immigrati a bordo.
30 marzo 2011: Naufragio nel Canale di Sicilia: 7 morti, tra cui una donna incinta e un bambino.
22-25 marzo 2011: Si perdono le tracce di due barconi, uno con 335, l’altro con 68 migranti a bordo, partiti dalla Libia.
1 aprile 2011: I corpi di 27 tunisini morti nel naufragio di due barche dirette in Italia scoperti sulle coste di Kerkennah.
3 aprile 2011: 70 corpi recuperati dopo un naufragio davanti alle coste di Tripoli.
6 aprile 2011: barcone si rovescia in acque maltesi: salvi 51, ma a bordo erano 300. Decine i cadaveri avvistati.
6 maggio 2011: barcone con oltre 600 migranti naufraga davanti alle coste libiche. Centinaia i dispersi.
2 giugno 2011: nave con 700 a bordo in avaria al largo della Tunisia: almeno 270 dispersi.
16 gennaio 2012: gommone con 55 somali disperso a largo Libia.
17 marzo 2012: gommone soccorso a sud Lampedusa, 5 morti.
3 aprile 2012: 10 morti durante la traversata Libia-Lampedusa.
10 luglio 2012: 54 morti nella traversata Libia-Lampedusa: il gommone si è sgonfiato ed è andato alla deriva.
3 novembre 2012: Un gommone si ribalta a 35 miglia dalle coste libiche: la guardia costiera e la marina militare salvano 70 migranti e recuperano i cadaveri di 3 naufraghi
30 marzo 2013: la Guardia Costiera intercetta un gommone con 88 migranti: a bordo ci sono due morti, uccisi da fame e freddo.
16 giugno 2013: i soccorritori salvano decine di naufraghi aggrappati alle gabbie per l’allevamento dei tonni nel canale di Sicilia: dai loro racconti emerge che almeno sette migranti sono morti annegati.
26 luglio 2013: si ribalta un gommone a 29 miglia dalla Libia: i soccorsi recuperano 22 migranti mentre altri 31, secondo il loro racconto, sono finiti in fondo al mare.