PALERMO, 28 LUGLIO 2013 – Il Ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo l’ennesino naufragio nel canale di Sicilia in cui avrebbero perso la vita una trentina di migranti è intervenuto per chiedere che si rafforzi la rete di collobarazione e di solidarietà.
“Fermare i mercanti di morte – ha detto Alfano. La tratta di esseri umani in cerca di speranza deve avere termine. In questo senso, è auspicabile il rafforzamento di una rete di collaborazione con i principali Paesi di origine dei flussi migratori, pur nelle evidenti difficoltà delle fasi di transizione che attraversano, al fine di impedire il commercio scellerato di esseri umani che si affidano ai mercanti di morte, cinici approfittatori di stati di emergenza”.
“I morti al largo delle coste libiche e il terribile racconto dei superstiti rimarcano, infatti, la necessità di una collaborazione reale tra i Paesi per impedire il susseguirsi di questi tragici accadimenti – sottolinea -. L’Italia, anche in questa occasione, si è distinta come Paese dell’accoglienza, intercettando la telefonata di richiesta di aiuto e soccorrendo prontamente i superstiti in grave difficoltà, che sono stati subito trasferiti al Centro di accoglienza e primo soccorso di Lampedusa, dove hanno trovato assistenza sotto il profilo umanitario e sanitario”.
Intanto, dei 1.171 migranti presenti nel centro d’accoglienza di Lampedusa, struttura che ne può contenere 250, 94 sono stati imbarcati sul traghetto per Porto Empedocle. Tre voli – uno effettuato alle 13.30, gli altri due previsti per le 19 e per le 24 – trasferiranno in altre località 150 persone. Nel centro d’accoglienza resteranno 927 persone.