BENGASI (LIBIA), 27 LUGLIO 2013 – Rivolte in Libia. Assaltate le sedi di Tripoli e Bengasi dei due partiti politici in Libia. Più di mille detenuti, secondo i servizi di sicurezza, sarebbero evasi da un carcere a Bengasi.
L’evasione sarebbe avvenuta a causa di una rivolta interna avvenuta contemporaneamente a un attacco esterno. Secondo il primo ministro libico Ali Zeidan abitanti del luogo hanno compiuto l’attacco perché non volevano più avere questa prigione vicino le loro case.
A Bengasi presa di mira la sede del Partito per la giustizia e la costruzione. I manifestanti accusano il partito di essere dietro all’assassinio dell’avvocato militante Abdessalem al-Mesmari, ucciso ieri.
A Tripoli in centinaia si sono radunati nel centro per solidarietà con Bengasi. Saccheggiata la sede del Partito per la giustizia e la costruzione ma slogan anche contro il fronte opposto. Anche la sede dell’Alleanza delle forze nazionali è stata poi saccheggiata.
Intanto sono state chiuse le frontiere con l’Egitto per impedire ai responsabili dell’uccisione dell’avvocato di lasciare il Paese.