PALERMO, 26 LUGLIO 2013 – Il gip di Palermo, Piergiorgio Morosini, ha respinto la richiesta di archiviazione dell’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa a carico del capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, fatta dalla procura. Il giudice ha ordinato ai pm di fare nuove indagini.
Con un provvedimento di dieci pagine il giudice ha motivato l’esigenza di ulteriori approfondimenti investigativi e ha stabilito in 120 giorni il termine entro il quale i pm dovranno compierli. Morosini ha sostenuto che, tra l’altro, è necessario approfondire l’inchiesta sui presunti rapporti tra il senatore e gli uomini del mandamento mafioso di Brancaccio e ha indicato sette pentiti da interrogare.
“Gli approfondimenti istruttori disposti dal Gip non potranno che confermare la mia totale estraneità a rapporti collusivi con esponenti mafiosi”, commenta Schifani. “Dopo tre anni di indagini sulla mia persona – aggiunge l’ex presidente del Senato – mi sarei aspettato che il Gip avesse accolto la motivata richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Palermo e ribadita in udienza. Tuttavia, come ho già dichiarato, gli approfondimenti istruttori disposti dal Gip non potranno che confermare la mia totale estraneità a rapporti collusivi con esponenti mafios. Del resto, i collaboratori di giustizia indicati dal Gip nella sua ordinanza di integrazione di indagine, nel corso di tutti questi lunghissimi anni, hanno reso numerosi interrogatori e sottoscritto protocolli di collaborazione nei quali non hanno mai fatto riferimenti alla mia persona”, conclude.
Numerosi i messaggi giunti all’ex presidente del Senato dai suoi colleghi di partito ma anche da altre forze politiche. Fra tutti l’ex premier Silvio Berlusconi: “Sono sicuro che sarà accertata la sua totale e incontrovertibile estraneità a qualsiasi accusa. Sono vicino all’amico Renato Schifani, presidente del Gruppo dei senatori del Popolo della Libertà, colpito dall’inaspettata decisione del Gip di Palermo che ha disposto approfondimenti istruttori su fatti che risalgono a venti anni fa, nonostante la richiesta di archiviazione sostenuta e motivata dalla Procura di Palermo. Renato Schifani ha ricoperto nella scorsa legislatura la carica di presidente del Senato con dedizione assoluta al servizio dello Stato e con spirito al di sopra delle parti, come gli è stato unanimemente riconosciuto. Sono sicuro che sarà accertata la sua totale e incontrovertibile estraneità a qualsiasi accusa”.
Sandro Bondi: ”Desidero rinnovare la mia solidarietà oltre che quella di tutto il Pdl al presidente Renato Schifani, il cui impegno contro la criminalità organizzata, il decoro istituzionale e l’onestà personale sono così unanimemente riconosciuti che la decisione del gip appare francamente incomprensibile”.
Renato Brunetta: ”Esprimo piena solidarietà nei confronti del collega Renato Schifani, presidente dei senatori del Pdl. La decisione del gip di Palermo che ha respinto la richiesta di archiviazione fatta dalla Procura del capoluogo siciliano ed ha disposto nuove indagini, ci sorprende e ci lascia interdetti. ‘Siamo altresì certi che gli ulteriori accertamenti confermeranno la totale estraneità del presidente Schifani rispetto ai fatti che gli vengono contestati”.
Simona Vicari: “La decisione del Gip di Palermo di disporre ulteriori indagini sul presidente Schifani amareggia profondamente. Tre anni di inchiesta e la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Palermo sarebbero dovuto essere sufficienti a mettere la parola fine ad una vicenda dove l’estraneità del presidente Schifani è evidente. Adesso non vorremmo che ci si accanisse, attraverso un ulteriore approfondimento di indagini, a dimostrare quello che in tre anni la Procura di Palermo non é riuscita a fare. Sono certa però che alla fine questi ulteriori mesi serviranno a riaffermare la totale estraneità del presidente Schifani in maniera decisa e chiara. Perciò presidente vai avanti e non mollare, orgogliosi del modo in cui svolgi il tuo ruolo”.
Pier Ferdinando Casini, leader dell’udc, questo pomeriggio ha telefonato a Schifan per esprimergli la sua “amicizia e solidarietà”.
Saverio Romano: “La mia vicinanza umana e politica all’amico Renato Schifani per la disavventura giudiziaria che sta vivendo, con la sofferenza e il disagio che provoca. Sono certo che nessun approfondimento delle indagini potrà mettere in discussione l’assoluta l’estraneità di Schifani ai fatti che nemmeno la pubblica accusa più gli contesta”.
Sandro Bondi: “Desidero rinnovare la mia solidarietà, oltre che quella di tutto il Pdl al presidente Renato Schifani, il cui impegno contro la criminalità organizzata, il decoro istituzionale e l’onestà personale sono così unanimemente riconosciuti che la decisione del gip appare francamente incomprensibile”.