AGRIGENTO, 26 LUGLIO 2013 – Macabra scoperta stamattina nelle campagne di Favara in provincia di Agrigento, precisamente in contrada Ciaula, lungo la provinciale che collega Aragona con Grotte. È stato ritrovato un cadavere carbonizzato dentro una Fiat Punto bruciata.
I carabinieri sono arrivati ad identificare la vittima attraverso il numero di telaio. Si tratta di un muratore di 51 anni di Racalmuto che si sarebbe tolto la vita dopo aver lasciato una lettera in cui spiega le ragioni dell’estremo gesto e chiede scusa ai familiari. I militari hanno ricostruito la giornata che la vittima avrebe trascorso ieri, trovando ancora più conferme sull’ipotesi del suicidio. Pare che l’uomo, a bordo della sua Fiat Punto, avesse girato per mezza provincia di Agrigento per far visita ai parenti.
L’ultima ad averlo visto sarebbe stata la figlia che vive a Raffadali. Proprio sulla strada di ritorno verso Racalmuto la vittima avrebbe accostato l’auto e, in una zona desolata, si sarebbe dato fuoco. I carabinieri stanno comunque vagliando anche le altre possibilità,, senza escludere nessuna pista.
I vigili del fuoco erano intervenuti stamattina lungo la statale 85 per spegnere un incendio di sterpaglie ma al loro arrivo hanno trovato un altro scenario.
Lo scorso 3 giugno, in contrada Cardaci, fra Campobello di Licata (Ag) e Delia (Cl), era stata trovata, vicino a un caseggiato abbandonato, la Fiat Brava – anch’essa incenerita – con all’interno i resti di un uomo, risultati poi – attraverso l’esame del Dna – appartenere a Calogero Ciulo, 44 anni, di Canicattì (Ag), ex gestore di una rosticceria, scomparso da casa dal 27 maggio.