La bottiglia, fissata in un buco sul tetto, viene illuminata dai raggi solari che al suo interno generano una rifrazione orizzontale fornendo la luce paragonabile a quella di una lampadina da 55 watt. Certo, non aspettatevi fari a led o segnalatori nel cielo “alla Batman”. Diciamo che avrete la possibilità di vedere quel tanto che basta per sopravvivere. L’idea è di Amy Smith, ingegnere del MIT (Massachussets Institute of Technology) ed è il risultato del progetto denominato “un litro di luce”.
Questa tecnica è utilizzata in 10mila baracche di Manila, capitale delle Isole Filippine. Questa “idrolampadina” – come scrive Corriere.it – ha cambiato la vita a tantissime famiglie filippine che vivono nei quartieri poveri dove la vita domestica si svolge prevalentemente al buio. La distribuzione è già cominciata e l’istallazione ha il costo di un dollaro.