CATANIA, 25 LUGLIO 2013 – Avrebbe rinviato di anno in anno il pagamento dell’Iva occultando i pagamenti ricevuti dagli enti pubblici o simulando di aver effettuato operazioni commerciali con lo Stato, quando in realtà i suoi clienti erano ditte private.
Questo meccanismo avrebbe consentito a una società catanese di evadere, dal 2008 al 2011, quasi 5 milioni di euro. La società etnea sarebbe riuscita garantirsi un’evasione milionaria abusando del cosiddetto “regime Iva ad esigibilità differita”.
Questo sistema, infatti, nato per agevolare le società che intrattengono rapporti commerciali con gli enti pubblici, prevede la possibilità di posticipare il versamento dell’imposta al momento dell’effettivo pagamento dei corrispettivi, anche se l’operazione commerciale è avvenuta ed è stata contabilizzata in anni di imposta precedenti.
La società applicava alle operazioni commerciali con clienti privati il sistema di fatturazione e dichiarazione Iva riservato alle transazioni con enti pubblici, mentre quando il cliente era lo Stato fingeva di non avere mai percepito le somme regolarmente pagate. Con questo doppio stratagemma, sarebbe riuscita a evadere in un quadriennio quasi 5 milioni euro, che gli agenti del Fisco sono riusciti a recuperare.