GELA (CL), 24 LUGLIO 2013 – Funerali vietati alle telecamere quelli di Maria Nastasi, la donna di 46 anni di Gela assassinata domenica scorsa dal suo convivente, Salvatore Greco che al termine dell’ennesimo litigio l’ha prima ammazzata e poi si è suicidato sparandosi in testa.
Quando il corteo, partito dall’abitazione della vittima, è giunto davanti la chiesa del Rosario, nel cuore del centro storico, a telecamere e fotografi è stato impedito l’accesso in chiesa. Ad officiare la santa messa padre Grazio Alabiso, che ha pregato affinché tragedie del genere non succedano mai più.
Ha avuto anche parole di conforto per i due figli della donna e per la madre. Maria Nastasi, vedova di un appuntato dei carabinieri, aveva iniziato a frequentare Salvatore Greco, sorvegliato speciale, lo scorso marzo. I due avevano una storia tormentata. Domenica scorsa si erano dati appuntamento per un chiarimento ma lui aveva con sé una pistola. Le ha sparato tre colpi al viso e uno al petto, come ha accertato l’autopsia eseguita ieri. Poco dopo, ha percorso alcuni chilometri con la Panda della donna e si è ucciso.