PALERMO, 23 LUGLIO 2013 – “È arrivato il provvedimento di confisca di Villa Santa Teresa la clinica di Michele Aiello. Siamo preoccupati per la destinazione del bene. Ieri sera abbiamo fatto una delibera chiedendo all’assessore Borsellino di perseguire con il Ministero l’obiettivo di dare questa struttura al sistema sanitario pubblico regionale. Riteniamo pericolosa la privatizzazione perchè temiamo eventuali infiltrazioni mafiose”.
Lo ha detto il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, incontrando i giornalisti a Palazzo d’Orleans, a Palermo. “L’opzione dell’affidamento pubblico sarebbe valida anche in caso di autogestione dei dipendenti: sappiamo che ci sono progetti anche all’interno della struttura per formare cooperative, ma noi ci diciamo contrari – ha aggiunto Crocetta -. L’assegnazione al sistema pubblico significa affidare questa struttura ai cittadini, perchè finora è stata in mano alla mafia. I privati nella sanita’ applicano spesso tariffe altissime a danno dei cittadini. Siamo convinti che il Ministero e il Prefetto saranno d’accordo con la nostra impostazione. Questa clinica è simbolica di una battaglia che ci vedrà in prima fila”, ha sottolineato il governatore.
Ma l’argomento Villa Santa Teresa passa quasi subito in secondo piano, quando Crocetta “scoperchia” quello che si annuncia come un nuovo caso e che riguarda il 118: “È bastato che decadessero il comitato di sorveglianza e quello di gestione e nominassimo alcuni funzionari interni perchè venissero fuori cose di una gravità incredibile, che abbiamo inserito in una relazione che invieremo alla Corte dei Conti e alla Procura. Nove milioni di euro di giornate lavorative non effettuate ma pagate a 160 dipendenti che, in media, per due anni sono rimasti a casa a non lavorare, nel 2011 e nel 2012″.
“Mentre questi stavano a casa il 118 realizzava lavoro straordinario per 154 mila ore, ovviamente con carenze di personale – ha aggiunto Crocetta -. Inoltre questi dipendenti, pur stando a casa, maturavano e godevano le ferie. Non finisce qua: hanno ricevuto anche 900 euro ciascuno come premio di produzione. La questione più drammatica è che il consiglio di gestione precedente approvava anche le procedure di gara pur non avendone il potere politico. Succedeva in pratica che invece di razionalizzare i costi e l’organizzazione del lavoro, magari avviando piani di mobilità o contratti di solidarietà quando le Asp sono andate in crisi economica, si continuavano a pagare tutti i benefit e i premi di produzione come se niente fosse”.
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“Abbiamo stimato – ha sottolineato il governatore – che la spesa complessiva intorno a questa cattiva gestione del 118 da parte delle Asp ha portato a una spesa in più di circa 20 milioni di euro all’anno. È sempre la stessa storia, il furto è la prassi. Poi ci si stupisce che non ci siano soldi nel bilancio”.
“Abbiamo trovato cose inaudite, dipendenti del 118 che, pur in esubero, ricevevano lo stipendio anche se restavano a casa – ha aggiunto l’assessore Lucia Borsellino -. Le sole ferie non godute sono costate tre milioni di euro. Dobbiamo riorganizzare tutto il sistema, c’è molta disomogeneità anche nell’ottimizzazione delle risorse e della distribuzione di personale sul territorio, per evitare che ci siano eccedenze in alcune zone e carenze in altre, anche di concerto con le organizzazioni sindacali. Noi intendiamo operare in questi termini, anche con i nuovi organi di gestione che sono in linea con la nostra volontà, così come i sindacati. Il sistema di gestione deve essere monitorato costantemente per verificare – ha aggiunto l’assessore – che abbia a cura le risorse erogate per questo servizio: il ricorso alle esternalizzazioni è stato troppo frequente”.
“Secondo il giudizio di parifica della Corte dei Conti – ha detto Giulio Guagliano, presidente del comitato di sorveglianza della Seus, la società che gestisce il 118 – sono 627 mila le ore non lavorate a marzo 2013, ma pagate regolarmente, per oltre otto milioni di euro di spesa. Le ore di ferie non fruite sono 272 mila, 53 mila quelle di straordinario. Malgrado ciò, alla Seus registriamo degli esuberi: è chiara l’inefficienza organizzativa della società” .
“Il sistema del 118 impiega 2426 unità, ma la Seus ha in organico 3100 persone – ha aggiunto -. Ci sono Asp che invece di usare i servizi secondari della Seus, pur continuandola a pagare per servizi non prestati, si rivolgono a servizi esterni. Le Asp, prima di ricorrere alle ditte private, devono constatare la convenienza economica dei servizi offerti dalla Seus. Questo sistema dei servizi secondari affidati dalle Asp produce una perdita di 4 milioni e 104 mila euro”.
Un passaggio anche sui direttori generali della Sanità: “Sono state avviate le procedure di selezione – ha detto l’assessore Borsellino – che dovranno produrre una rosa di persone idonee, i lavori saranno calendarizzati domani. Procederemo secondo quanto prevede l’avviso che abbiamo pubblicato, tutti i candidati saranno sottoposti a colloquio”.