Il Papa in Brasile: ” I giovani la pupilla dei nostri occhi”

di Redazione

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Il Papa in Brasile: ” I giovani la pupilla dei nostri occhi”

| martedì 23 Luglio 2013 - 08:51

papa francesco visita in brasile

RIO DE JANEIRO, 23 LUGLIO 2013 – Sono bastati pochi minuti per mandare in tilt il sistema di sicurezza organizzato per la visita del Papa in Brasile. Il Pontefice ha percorso le vie della città a bordo di un’auto con il finestrino aperto per salutare le migliaia di persone giunte per salutarlo.

Nonostante un oceano di mezzo anche in Brasile, Papa Francesco fa innamorare i fedeli del sud America come in Italia. In pochi attimi brasiliani e pellegrini arrivati da ogni parte del mondo per la Giornata Mondiale della Gioventù hanno avuto la possibilità di conoscere Papa Bergoglio e il suo grande entusiasmo.

 

Dopo l’accoglienza della presidente brasiliana Dilma Roussef, il Pontefice ha raggiunto il centro città a bordo di una Fiat grigia e si è diretto rapidamente verso la Cattedrale, ma nel percorso l’auto che accompagnava Bergoglio si è fermata anche in alcune “Favelas” della periferia di Rio De Janeiro. Nel percorso del Papa sono stati molti i momenti in cui le strade invase dai fedeli hanno bloccato l’auto per salutare il Papa che non ha mai smesso di salutare e abbracciare le persone che si avvicinavano.

 

“Per aver accesso al Popolo brasiliano bisogna entrare dal portale del suo immenso cuore; mi sia quindi permesso in questo momento – spiega il Papa nel suo primo discorso pubblico durante la cerimonia di benvenuto – di bussare delicatamente a questa porta. Chiedo il permesso di entrare e trascorrere questa settimana con voi”. Ma fuori dal palazzo dove si è svolta la cerimonia le proteste contro le spese pubbliche per la giornata mondiale della Gioventù infiammano le strade. Subito dopo che il Papa ha lasciato l’edificio sono scoppiati violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine dove un poliziotto è rimasto gravemente ferito dallo scoppio di una molotov, mentre un giornalista è stato colpito e adesso ricoverato in ospedale.

 

A Guanabara, davanti alla presidente Dilma Rousseff, dopo le celebrazioni di benvenuto lungo la strada, il Papa ha parlato ancora una volta dei giovani: “I giovani parlano lingue differenti, sono portatori di culture variegate, eppure – spiega – trovano in Cristo le risposte alle loro più alte e comuni aspirazioni – e aggiunge – e amore autentico che unisce al di là delle loro diversità”. Secondo Bergoglio i giovani, sono come i figli per i genitori, ”la pupilla dei nostri occhi”.

 

”La gioventù – spiega il Pontefice – è la finestra attraverso la quale il futuro entra nel mondo, e quindi ci impone grandi sfide. La nostra generazione si rivelerà all’altezza della promessa – spiega – che c’è in ogni giovane, quando saprà offrirgli spazio; tutelarne le condizioni materiali e spirituali per il pieno sviluppo; dargli solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l’educazione affinché diventi ciò che può essere; trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere; assicurargli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua creatività nel bene; consegnargli l’eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana; svegliare in lui le migliori potenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti”.

 

 

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