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Dl Fare, il testo sul Wi-Fi cambiato in extremis

PALERMO, 23 LUGLIO 2013 – È finalmente arrivata l’ufficialità della liberalizzazione della rete internet al pubblico tramite rete Wi-fi.

 

Ieri sera in commissione Bilancio alla Camera è stato deciso di modificare l’articolo 10 del Decreto del Fare, che inizialmente prevedeva l’obbligo di tracciare la navigazione internet da parte di esercenti, negozi, albergi e ristoranti che offrono il Wi-Fi al pubblico.

 

Ecco il testo attuale dell’articolo 10: “L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete WIFI non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori. Quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano applicazione l’articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche di cui al decreto legislativo 1° gennaio 2003, n.259 e successive modificazioni, e l’articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni”.

 

Già caduto nel 2011, l’obbligo di identificazione non è una novità ma lo è la cancellazione di altri obblighi come il codice delle comunicazioni (che valgono per i provider di internet). Adesso è possibile mettere liberamente un hot spot, collegarlo alla rete e offrire il servizio, senza dover quindi tracciare gli utenti, le loro connessioni, fornire account e password, né chiedere autorizzazioni.

 

Ma è consigliato tenere traccia di chi utilizza il nostro Wi-fi,anche se tale operazione non è obbligatoria. Infatti potrebbe servire per discriminarsi, nei confronti di indagini di polizia, qualora qualche utente utilizzi la nostra connessione per commettere reati.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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