ROMA, 23 LUGLIO 2013 – Non arriva l’espulsione ma la decisione della commissione dei garanti del Pd suona più o meno come un ultimatum a Crocetta. Il governatore deve scegliere: o il Pd o il Megafono.
La commissione presieduta da Luigi Berlinguer che ha studiato il ‘fascicolo Crocetta’ sceglie dunque la stessa linea della direzione regionale del partito: no al doppio tesseramento.
“Episodi di presenze collaterali al partito – si legge nella nota della commissione – non possono trasformarsi in una organizzazione di iscritti e in una strutturazione parallela articolata, finalizzata ad una presenza permanente sulla scena politica che risulterà e risulterebbe alternativa e contraria alle normative che disciplinano la vita interna del Pd”.
La commissione, continua la nota, “ritiene che l’opera di rinnovamento e di affermazione dei principi etici che devono informare la vita del partito e la necessaria leale collaborazione non possa essere favorita da formulazioni assolute e indiscriminate di denigrazione e di accusa rivolte al Partito e ai suoi dirigenti”.
E ancora: “la Commissione auspica che in tempi brevi si possa realizzare una verifica dell’attuazione delle considerazioni sopra riportate”.
I garanti sottolineano smentiscono “accordi o intese tra il Pd e il Megafono, che possano consentire agli iscritti del Pd di far parte di altri movimenti politici o agli eletti di aderire a gruppi consiliari diversi dal Pd stesso”.
Poi richiamano il governatore a pagare le sue quote al partito sottolineando che “né ad iscritti che ricoprano incarichi istituzionali né ad eletti nelle liste del Pd è consentito sottrarsi al dovuto versamento al Partito dei contributi così come previsto da Statuto e Regolamento finanziario”.
Fermo restando che “è nella natura stessa del partito allargare le sue iniziative, aumentare i suoi contatti con la società e i suoi movimenti, favorire la partecipazione democratica, e, in particolari momenti elettorali, la convergenza di più culture per il successo delle proprie liste, nel rispetto delle norme statutarie e sulla base di accordi politici. Rafforzare la struttura e la presenza del partito nella società – sottolinea ancora la nota – è la sostanza del prossimo congresso del Pd”.
“La Commissione nazionale garanzia del Pd ha deciso in sintonia con quanto stabilito con il documento finale della direzione regionale di sabato, approvato a larghissima maggioranza”, commenta il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo.