PALERMO, 23 LUGLIO 2013 – In aumento i combattimenti tra cani in Sicilia. L’allarmante dato emerge dal Rapporto Zoomafia 2013 redatto dal criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lav (Lega Anti Vivisezione) Ciro Troiano.
Corse clandestine di cavalli, combattimenti tra cani, macellazioni clandestine, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica e doping sono alcuni dei crimini contro gli animali gestiti dalla criminalità in Sicilia che sono stati analizzati nel Rapporto, giunto alla sua quattordicesima edizione, che raccoglie e analizza i dati delle Procure ordinarie e minorili.
Dai dati raccolti emerge in particolare che nel 2012 sono aumentati in modo allarmante i combattimenti tra cani. In generale nell’ultimo auto a Palermo e provincia sono stati aperti 205 procedimenti penali per creati contro gli animali con 118 indagati, per un aumento, rispetto al 2011, del 59%. In quatto anni, dal 2009 al 2012, sempre in base ai dati rilasciati dalle rispettive Procure, nella provincia di Palermo sono stati aperti 412 procedimenti penali per reati contro gli animali con 354 indagati.
Sono 161 i procedimenti aperti a Catania, con 122 indagati. Sono 67 i procedimenti, con 39 indagati, a Siracusa, 56 procedimenti e 36 indagati a Caltanissetta. A venire indagati sono persone appartenenti a categorie culturali, economiche e sociali completamente diverse tra loro, comprese i minori. Ma sono le organizzazioni criminali a sfruttare questo tipo di crimine a scopo di lucro. “La criminalità organizzata – spiega Ciro Troiano – è presente in quasi tutti i filoni zoomafiosi, dall’organizzazione di competizioni clandestine tra animali, al comparto ittico, fino ad arrivare al sequestro di cavalli da corsa e animali d’allevamento”.