In redazione mi vedono sbadigliare. Cosa potrebbero pensare? Che ho sonno, fame o che sono seduta davanti al pc senza fare niente? Non è così. Sto scrivendo un articolo sullo sbadiglio e sto constatando in prima persona quanto sia contagioso.
Sarà capitato a chiunque di sbadigliare dopo aver visto qualcuno farlo. Team di scienziati ancora non sono riusciti a identificare con chiarezza le cause che provocano lo sbadiglio anche se il più delle volte si tende ad associarlo a sensazioni di fame, noia, stanchezza, stress psico-fisico.
Per capire cosa c’è all’origine di uno sbadiglio dovremmo porre attenzione al respiro, che è un atto involontario e automatico del quale ci dimentichiamo spesso. Molti studiosi, infatti, ritengono che lo sbadiglio sia dovuto a un maggiore bisogno di ossigeno da parte dell’organismo per poter restare vigile e svolgere determinate funzioni.
La richiesta di ossigeno ci porta a spalancare la bocca e a compiere un respiro più profondo del solito. Lo sbadiglio attiva la circolazione sanguigna e distende la muscolatura: il corpo si libera dalle tensioni e si rilassa del tutto, come succede spesso prima di mettersi a dormire, dopo una lunga giornata.
L’aspetto a volte “comico” dello sbadiglio è il suo effetto contagioso, quasi a effetto domino.
Uno studio condottoda Elisa Demuru, dell’Università di Parma, ed Elisabetta Palagi, del Museo di storia naturale dell’Università di Pisa sulle scimmie bonomo ha dimostrato che lo sbadiglio è contagioso soprattutto tra le persone collegate da un rapporto empatico, ovvero familiari o amici. Inoltre, l’effetto contagio è più intenso quando il primo sbadiglio viene emesso dal più anziano del gruppo.
Ora facciamo noi un esperimento. Provate a guardare questo video, senza sbadigliare nemmeno una volta.