PARIGI, 22 LUGLIO 2013 – Parigi nel caos. Da giovedì, la polizia e i cittadini di Trappes, uno dei sobborghi della capitale parigina, si sono scontrati per strada in una rivolta che ricorda quella terribile del 2005 (la peggiore degli ultimi 40 anni, Ndr). Venti auto bruciate, oltre dieci persone arrestate, quattro agenti di polizia feriti e un quattordicenne ferito gravemente all’occhio: questo il bilancio degli scontri.
Migliaia di cittadini francesi hanno protestato per quanto accaduto giovedì, quando una donna musulmana, coperta integralmente dal velo, è stata multata e perquisita dalle forze dell’ordine parigine, ma questo ha scatenato la violenta reazione del marito che, infatti, ha attaccato uno degli agenti tentando di strangolarlo. La reazione dei poliziotti è stata immediata e la vicenda si è conclusa con l’arresto dell’aggressore.
L’incarcerazione del marito della donna multata ha scatenato la protesta di 250 persone che ne hanno chiesto il rilascio, ma la ferma opposizione della polizia ha scatenato nuovi scontri che sono proseguiti per tutta la notte fino all’intervento delle forze dell’ordine in assetto antisommossa per ripristinare l’ordine per le vie della capitale.
Le ultime ore in Francia sono state caratterizzate dalla tensione e dal dibattito sulla cosiddetta “islamofobia”, che sembra abbia raggiunto un picco di notevole interesse per i cittadini di fede islamica. La legge del 2011 introdotta dal presidente Sarkozy ha bandito il “burka” integrale dai luoghi pubblici spaccando in due l’opinione pubblica.