Recuperati dopo 80 anni i preziosi manoscritti di Giovanni Verga

di Redazione

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Recuperati dopo 80 anni i preziosi manoscritti di Giovanni Verga

| venerdì 19 Luglio 2013 - 09:55

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PALERMO, 19 LUGLIO 2013 – Recuperata a Roma e Pavia parte della produzione letteraria di Giovanni Verga. I Carabinieri del reparto Tutela Patrimonio Culturale hanno sequestrato 36 manoscritti, migliaia di stampe fotografiche di lettere, centinaia di queste autografate, bozze e appunti dello scrittore siciliano per un valore di 4 milioni di euro. 

 

Questo patrimonio si era allontanato dalla Sicilia ottanta anni fa, quando il figlio, Giovanni Verga Patriarca, lo consegnò a uno studioso di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Il materiale non è stato più restituito.

 

Nel 2012 è iniziata l’indagine che oggi si è conclusa con esito positivo. Nel 1975, Pietro Verga, figlio di Giovanni Verga Patriarca, riuscì a ottenere il possesso legale di tutti i manoscritti. Tre anni dopo, prima ancora di entrare in possesso dell’intero patrimonio, Pietro Verga lo offrì in vendita al Comune di Catania che ne acquistò solo una piccola parte per 89 milioni di lire.

 

La Sovrintendenza ai Beni Librai della Regione Lombardia ha individuato un Fondo verghiano in vendita in una casa d’aste dalla figlia dello studioso. Così è stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale, decidendo il deposito temporaneo nel Centro di ricerca del Fondo manoscritti dell’Università di Pavia. Successivamente il sequestro dei Carabinieri e la denuncia per il reato di ricettazione e appropriazione indebita della settanseienne romana A.P., figlia dello studioso messinese.

 

“Esprimiamo grande soddisfazione per il sequestro del prezioso materiale e auspichiamo che la città di Catania entri al più presto in possesso dei trentasei manoscritti di Giovanni Verga”, lo ha detto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, commentando la notizia del sequestro da parte dei Carabinieri del materiale depositato temporaneamente nel Centro di ricerca del Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia.

 

Nel 1978 gli eredi di Verga, in causa con uno studioso che non voleva restituirli, vendette per 89 milioni di lire il fondo al Comune di Catania, che proseguì la battaglia per acquisirlo. Ora il materiale è stato sequestrato in una casa d’aste dove stava per essere venduto.

 

“Si tratta – ha commentato l’assessore comunale alla Cultura Orazio Licandro – di una splendida notizia e pensiamo che questo cospicuo lotto di manoscritti e carte debba essere ospitato nella istituzione culturale più appropriata, ossia la Fondazione Verga, che fa riferimento anche all’Università. Per questo avvieremo contatti con le istituzioni competenti a partire dal Ministero dei

Beni culturali”.

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