PALERMO, 19 LUGLIO 2013 – Dopo le dichiarazioni di un Crocetta spazientito dalle pressioni della sua maggioranza, sono iniziate le prove tecniche di diplomazia. Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, lette le dichiarazioni del governatore al quotidiano la Repubblica lo ha subito chiamato. E i due pare che si siano chiariti.
“Rosario Crocetta – dice Lupo – mi ha confermato che deve esserci stato un fraintendimento, che lui quelle cose non voleva dirle in quel modo e con quei toni e che comunque domani alla direzione del Pd ci sarà”.
Fatto sta che il presidente della Regione quelle dichiarazioni le ha rilasciate e quindi domani la direzione regionale del Pd si svolgerà in un clima non certamente sereno. Non tanto per la posizione del segretario Lupo, che oggi ha definito Crocetta “una risorsa straordinaria per la Sicilia, il nostro uomo al Governo”, quanto piuttosto per tutti gli altri esponenti del Pd, molti dei quali negli ultimi tempi non hanno lesinato manifestazioni di insofferenza verso il governatore.
Nodo della questione è soprattutto il movimento il Megafono, di cui Crocetta è leader, visto da alcuni esponenti democratici come un concorrente diretto del Pd. “Le storie legate alle elezioni comunali sono ormai vecchie – prosegue Lupo. – Crocetta ha dimostrato che il Megafono è un nostro alleato. Non accetteremmo una concorrenza sleale”.
Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd di area renziana, qualche settimana fa, per protesta contro il presidente della Regione aveva addirittura affermato che sarebbe stato disposto a firmare una mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni del centrodestra.
“Abbiamo immediatamente isolato quella che era una posizione indipendente dal sentire dell’intero partito”, conclude Lupo.
