PALERMO, 19 LUGLIO 2013 – L’esplosione di via D’Amelio è una ferita che gli abitanti della strada porteranno sempre dentro di loro. Vetri di case infranti, auto distrutte, vetrine dei negozi esplose, paura e terrore di amici parenti.
Erano anni in cui i cellulari non erano ancora nelle tasche di tutti. Il web era limitato a pochi ambienti e poche famiglie. Quindi, prima di scoprire realmente cos’era successo, in molti dovettero attendere di tornare a casa.
Il 19 luglio 1992 era, infatti, una domenica, una domenica d’estate ed erano in tanti in via D’Amelio ad essere andati a mare quel giorno. Poi, rientrando, la brutta sorpresa, avvolta in una densa nuvola nera di fumo.
Tutte quelle persone che nel 1992 abitavano in via D’Amelio ricordano questa immensa nube e la paura di passare per quella strada in cui il giudice Borsellino e i suoi uomini della scorta persero la vita. La paura di vedere i resti della strage.
