PALERMO, 19 LUGLIO 2013 – Grande folla nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli, la chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma, per i funerali di Vincenzo Cerami.
Molti i personagi del cinema e della politica: Marco Bellocchio, Nicola Piovani, Walter Veltroni, Ermete Realacci, Laura Morante, Antonio Albanese ed Ettore Scola. Tra loro anche Roberto Benigni che ha detto: “Senza di lui non avrei nemmeno potuto iniziare a solfeggiare la musica della vita, sono grato a Cerami per il cammino che abbiamo fatto insieme”.
Vincenzo Cerami è morto due giorni fa dopo una lunga malattia. È stato scrittore, sceneggiatore e drammaturgo e candidato all’Oscar nel 1999 per la sceneggiatura de “La Vita è bella” con Roberto Benigni.
Nacque a Roma il 2 novembre del 1940 da genitori siciliani. Allievo e cognato di Pier Paolo Pasolini, padre dell’attrice Aisha, nata dall’unione con la prima moglie Mimsy Farmer, e del regista Matteo. Premiato il 30 maggio 2001 con l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e il 17 maggio 2005 con la Medaglia d’oro ai benemeriti della Scuola Cultura e dell’Arte.
Nel 1976 pubblica il suo primo romanzo “Un borghese piccolo piccolo”. Seguono “Amorosa presenza” (1978), il romanzo in versi “Addio Lenin” (1981), “Ragazzo di vetro” (1983), “La lepre” (1988), “L’ipocrita” (1991), “La gente” (1993), “Il signor Novecento” (1994), “Consigli a un giovane scrittore” (1996), “Fattacci” (1997), la raccolta di racconti “La sindrome di Tourette” e il romanzo “L’incontro” (2005); “Vite bugiarde” (2007).
Oltre “La vita è bella”, Cerami ha firmato anche opere teatrali come “L’amore delle tre melarance”, “L’enclave del Papes”, “Sua maestà”, “Ring”.