In un verbale del 3 gennaio scorso relativo alla “realizzazione degli impianti e delle infrastrutture di completamento della piattaforma integrata di Bellolampo” il responsabile unico del procedimento “rappresenta la necessità di determinare un quadro planimetrico dell’intera piattaforma di Bellolampo, individuando anche un’area per la localizzazione di un impianto di valorizzazione termica del rifiuto residuale da TMB” (le note ecoballe n.d.r).
In un verbale di qualche giorno prima il responsabile unico del procedimento precisa che “l’impostazione progettuale produrrà una frazione residuale secca che dovrà essere inviata ad un impianto di valorizzazione energetica (es. pirolisi o altro) da prevedere anche nell’ambito della medesima piattaforma di Bellolampo per il completamento del ciclo”.
“La volontà della Regione – afferma il deputato Giorgio Ciaccio – appare evidentissima da questi documenti e mostra una netta continuità col governo Lombardo”.
“Crocetta – prosegue Ciaccio – non può continuare a dire che non vuole l’inceneritore e demandare ai suoi sottoposti di procedere sottobanco nella realizzazione del primo step che invece porta in quella direzione: il TMB, cioè l’Impianto di trattamento meccanico biologico che servirà a produrre le famose ecoballe”.
“Quando si parla di parte residuale – continua Ciaccio – ci si riferisce alla parte residua dopo la raccolta differenziata. Se a Palermo la raccolta differenziata è pari al 6% circa, vuol dire che tutto sarà trattato per produrre ecoballe. Ci diranno che l’impianto è pulito che le ecoballe possono essere esportate: sono frottole”.
Dei progetti delle Regione sarebbe all’oscuro pure il sindaco Orlando che recentemente ha tenuto un incontro all’Ars con i responsabile del gruppo Ambiente del Movimento 5 Stelle di Palermo.
“Sia il sindaco che l’assessore alla vivibilità Barbera – sostiene Ciaccio – si sono mostrati sorpresi nel prendere visione dei verbali che abbiamo avuto tramite la nostra richiesta di accesso agli atti. Una cosa è certa: noi non permetteremo mai la realizzazione di un inceneritore. Piuttosto ci incateniamo a Bellolampo”.
“Quando si tratta di ecoballe, il giovane deputato grillino Giorgio Ciaccio non è secondo a nessuno”. Salvatore Lombardo liquida con una battuta quella che definisce
una “dissertazione strampalata” da parte del M5S sul paventato rischio di realizzare un inceneritore a Bellolampo, a Palermo.
“Ciaccio – afferma il parlamentare del Partito dei Siciliani all’Ars – si cimenta in una ricostruzione dei fatti del tutto fantasiosa, tirando in ballo il Governo presieduto da mio padre. Dimentica però che è stato proprio il Governo guidato da Raffaele Lombardo a dire No ad un piano folle che avrebbe trasformato la Sicilia nella patria della munnizza e dei termovalorizzatori. Un piano che, come tutti sanno ad eccezione del troppo inesperto Ciaccio, è stato al centro di inchieste giudiziarie ed è finito nel mirino della Commissione Pecorella, che ha preso atto della posizione virtuosa assunta dall’allora presidente Lombardo e dalla sua Giunta”.