BARRAFRANCA (EN), 16 LUGLIO 2013 – Avrebbe una matrice mafiosa l’omicidio di Giovanni Gulino, 44 anni, operaio della Forestale che è stato ucciso all’alba di questa mattina in pieno centro a Barrafrance nell’Ennese.
L’uomo, che era appena salito in auto per recarsi al lavoro, è stato affrontato da due killer che gli hanno sparato numerosi colpi di pistola. Un tipico agguato di stampo mafioso secondo gli inquirenti.Gulino aveva precedenti per armi e droga; un suo fratello era stato assassinato nel 2002 in Germania nell’ambit o di quello che fu inquadrato come un regolamento di conti tra clan rivali. Sono in corso indagini dei Carabinieri.
Secondo i primi rilievi dei carabinieri del Comando provinciale di Enna, sembrerebbe che l’assassino abbia sparato con una pistola di grosso calibro, probabilmente un calibro 44. A dare l’allarme è stata la moglie di Gulino richiedendo l’intervento dell’ambulanza e proprio gli operatori del 118 hanno avvertito gli uomini dell’Arma. Intervenuto sul posto anche il medico legale Cataldo Raffino e il sostituto procuratore di Enna Paola D’Ambrosio.
Nel paese dell’ennese si ritorna a sparare dopo due anni. L’ultima sparatoria, infatti, risale al mese di agosto del 2011, quando alcuni sicari spararono nel centro cittadino tra le persone contro Gianni Tambe’, coinvolto in indagini sul traffico di stupefacenti, Mentre 7 mesi prima ad essere ucciso è stato un presunto narcotrafficante, Maurizio Marotta. Anche l’omicidio di Salvatore Gulino, fratello di Giovanni, sarebbe legato alla guerra per il controllo del traffico internazionale di stupefacenti tra l’Italia e la Germania. Giovanni Gulino, però, non sembrava essere in attività anche se al momento non è sclusa alcuna pista d’indagine.
