PALERMO, 14 LUGLIO 2013 – Nuova operazione del Nucleo di Polizia Urbanistico Edilizia della polizia municipale. Tre immobili sono stati posti sotto sequestro per mancanza di concessione edilizia.
Il primo intervento degli uomini della polizia municipale è stato eseguito in via Mattotta, 14 nel quartiere di Partanna Mondello, dove in un lotto di terreno di mq. 500 circa era stato realizzato un fabbricato in cemento armato, costituito da fondamenta, platea, pilastri e solaio del piano terra, per una superficie di mq. 200 circa. Nel momento del sopralluogo l’immobile era in fase di realizzazione e si presenta allo stato grezzo. Denunciato all’Autorità Giudiziaria P.F. in quanto proprietario dell’immobile e committente delle opere.
In Corso dei Mille, al civico 1549, dopo un sopralluogo congiunto con la polizia, è stato accertato che in un lotto di terreno di mq. 1600 circa, ricadente all’interno di una zona di parco urbano, era stato realizzato un corpo di fabbrica a due elevazioni con copertura a doppia falda, le cui strutture sono in cemento armato e muratura, per una superficie di mq. 400 circa per piano. All’interno erano state ricavate quattro unità abitative, con il piano terra che risulta già tompagnato e parzialmente tramezzato. Il lotto risulta recintato da muretto a secco alto circa un metro con sovrastante paletti predisposti per la ringhiera. Anche in questo caso è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria L.N.R. nella qualità di proprietario e committente delle opere.
Infine terzo intervento con sequestro per violazione dei sigilli in via Casuzze, al civico 4 e al civico 38, nel quartiere di Falsomiele. Nell’ottobre del 2006 è stato posto sotto sequestro un lotto di terreno di mq. 1700 circa, dove all’interno era stato realizzato un immobile a due elevazioni, con strutture in cemento armato e muratura per una superficie di 100 mq. per piano. Nel marzo del 2009 l’immobile veniva dissequestrato su disposizione della Procura a seguito di una sentenza per la demolizione delle opere abusive realizzate ma la cui ordinanza è stata disattesa. Nell’agosto del 2012 è stato accertato che i lavori sono proseguiti con la ramezzatura del piano terra e con la collocazione di travi in ferro predisposte per sostenere il solaio. L’immobile veniva dunque posto ulteriormente sotto sequestro. Ma questo non aveva ancora fermato i lavori che sono proseguiti con la tompagnatura, la predisposizione delle aperture esterne, la realizzazione di un solaio e di un nuovo piano la cui copertura è a falde inclinate in cemento armato. Il proprietario e committente delle opere C.D. è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
(immagine d’archivio)