PALERMO, 15 LUGLIO 2013 – Sono almeno 200 mila i palermitani che si sono stretti attorno al sindaco Leoluca Orlando, salito sul carro a onorare la Santuzza, per gridare in coro con lui: “Viva Palermo e Santa Rosalia”. Un urlo di gioia e di speranza ripetuto tre volte. Come una preghiera intonata.
Una festa dedicata al futuro, questo è stato il Festino di Santa Rosalia nella sua edizione 2013. Un futuro indicato dalla mano destra della statua della Santa sul carro che ci invita a guardare avanti, a non abbatterci. Un invito che i palermitani, ottimisti per natura, non si fanno ripetere due volte. E per una sera, tra canti, balli, cori, babbaluci e luci, il popolo ci crede.
La serata ha avuto inizio alle 21:30 davanti a una Cattedrale di Palermo insolitamente illuminata, accecante, abbagliante. Certamente, era un colpo d’occhio, una visione così estrema che ha però diviso i palermitani tra chi ne è rimasto completamente affascinato e chi invece l’ha trovata un po’ kitsch.
Da lì è partito il carro, dopo l’interpretazione dell’attrice palermitana Stefania Blandeburgo di un brano di Pippo Montedoro e dopo i canti di Olivia Sellerio. Trecento bambini delle case famiglia palermitane lo hanno accompagnato nel suo percorso lungo il Cassaro fino a piazza Vigliena, più famosa come i Quattro canti. Qui l’apice della festa con Orlando sul carro.
Poi in volata giù, verso il mare, aprendo il varco di Porta Felice, per lasciarsi accogliere dal mare, dal golfo di Palermo e dai fuochi d’artificio. Che, nel rispetto della spending review, sono durati soltanto 15 minuti. Ma tanto è bastato per augurare una serena buonanotte ai palermitani.
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