“Una corsia preferenziale per i ricoveri in Chirurgia”: perquisizione dei Nas all’ospedale di Cefalù. VIDEO

di Redazione

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“Una corsia preferenziale per i ricoveri in Chirurgia”: perquisizione dei Nas all’ospedale di Cefalù. VIDEO

| giovedì 11 Luglio 2013 - 10:52

ospedale san raffaele perquisizione-nas

CEFALÙ, 11 LUGLIO 2013 – Una corsia preferenziale per i ricoveri nel reparto di chirurgia generale dell’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù: è l’ipotesi a cui lavora la Procura della Repubblica di Termini Imerese. All’ospedale oggi sono arrivati i carabinieri del Nas di Palermo per perquisire la direzione e alcuni reparti.

 

L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Alfredo Morvillo e diretta dai sostituti Giacomo Brandini e Simone De Roxas. Le indagini ruotano su una serie di ricoveri effettuati nel reparto di Chirurgia generale, diretto da Pierenrico Marchesa.

 

Secondo l’accusa il medico, con la compiacenza di altri colleghi, avrebbe “dirottato” nella struttura pubblica i propri pazienti, visitati privatamente in una struttura polispecialistica e in una clinica privata di Palermo, senza rispettare le liste d’attesa. I pazienti, attraverso le procedure d’urgenza del Pronto soccorso, avrebbero ottenuto ricoveri più veloci.

 

Gli inquirenti parlano di una “sistematica gestione privatistica della struttura pubblica da parte del direttore dell’Unità operativa di Chirurgia Generale”. Due, al momento, gli indagati. Negli uffici del San Raffaele i Nas hanno passato al setaccio carte e documenti. L’inchiesta, partita da un episodio specifico, punta anche ad accertare eventuali complicità.

 

 

I Nas avrebbero anche accertato alcuni casi di terapia del dolore (a base di stupefacenti) somministrata a pazienti non ricoverati: in questi casi, secondo l’accusa, i farmaci – di cui si deve giustificare l’utilizzo – venivano segnati nelle cartelle di ignari pazienti. 

 

“È un’indagine che fa seguito a delle iniziative e a una segnalazione della Fondazione San Raffaele Giglio, avvenuta lo scorso anno, per accertare eventuali irregolarità”. Il commissario straordinario della Fondazione San Raffaele Giglio di Cefalù, Nenè Mangiacavallo, assicura che “c‘è la massima disponibilità a collaborare con gli inquirenti per una rapida ed esaustiva definizione di questa vicenda. Riteniamo – ha aggiunto- che l’esito dell’indagine, ribadiamo partita su nostra segnalazione, non potrà che rafforzare la credibilità di buona gestione di questo ospedale”.

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